Pioggia

Piove, pioggia d’estate, pioggia a tratti violenta, parete d’acqua che ti fa rifugiare sotto le tettoie e gli androni.

Pioggia che vedi in trasparenza sulla strada trafficata, illuminata dal sole.

Pioggia che bagna con grosse gocce, che suona sul cappuccio dell’impermeabile che, per caso, hai ben pensato di portarti da casa.

Pioggia che per quanto densa, intensa, non basta a farti decidere a prendere l’odiato ombrello.

E per un attimo, e anche di più, ti viene il folle pensiero di metterti lì, come sotto una doccia, e di allargare le braccia e di sorridere, perché ami la pioggia, sempre, nonostante tutto .

Pioggia che porta indietro ricordi.

E immagini di essere altrove, lontano, in quel preciso posto lassù, sul fiume, e ti illudi che lì potresti ritrovare quello che hai perduto, o anche solo la speranza che non c’è più.

Pioggia .. che adesso tace.

Una tregua, un attimo sospeso, e ascolti e guardi col naso all’insù per capire se tornerà o se piano piano le nuvole lasceranno il posto al sole.

E poi la musica riparte.

E ti costringi a guardarti intorno, a vedere il “qui e ora”, per allontanare i sogni e i desideri, per fermare le lacrime che vorrebbero uscire.

E fermare i pensieri.

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