E dopo tutti i preparativi, spese, incertezze, capelli tagliati, trucco e parrucco è arrivato il Giorno.
Il grande giorno per Francy e Pedro ma un po’ anche per me, o posso dire noi, includendo Valentina e Roberta che l’hanno vissuto con me fin dall’inizio e quasi fino alla fine.
L’inizio… la mattina è stata praticamente vuota, nel senso che quando sai che devi fare mille cose ma ancora non è il momento di farle resti lì, ad aspettare che quel momento arrivi.
Ma poi è arrivato ed è iniziato con Sandra che mi ha truccato.
Io che non mi trucco mai (credo di averlo fatto forse 3 o 4 volte nei miei 60 anni e rotti) mi vedevo come se avessi addosso una maschera orribile ma poi ci si fa l’occhio… non fosse stato che per tutto il giorno mi veniva da stropicciarmi gli occhi e non potevo 🙁
Poi sono arrivate le ragazze, tutte in tiro, ed ero in tiro pure io col mio bel vestitone lungo fino a terra, collanine e braccialettino d’occasione, le mie belle sneakers bianche a “sdrammatizzare” tutto il resto, ansia ben celata (credo) e già voglia di veder finire quella giornata, del tutto fuori da qualsiasi cosa sia normale nella mia vita.
Completava l’opera lo zainetto col cambio (ovviamente leggins e maglietta) che non si sa mai 😀
La macchina di Bolt prenotata è arrivata puntuale, l’autista (una nera grossa come me) correva come se non ci fosse stato un domani, Roberta che bestemmiava aggrappandosi dove poteva, lo stomaco sballottato ad ogni curva, siamo arrivate al posto designato con 35 minuti d’anticipo, se alla fine l’autista non avesse quasi sbagliato strada mancando l’ingresso saremmo arrivate pure 5 minuti prima.
Non che fossimo le uniche in anticipo, ma quasi le prime ad arrivare.
Bel posto, davvero bellissimo, molto artificioso, quasi innaturale, evidente come il sole che sorge che era predisposto per dare un senso di perfezione, ma va bene, un giorno così mica ti ricapita così spesso.
Ma bello, dai.
Dopo poco, quando era arrivata un po’ di gente, i camerieri hanno iniziato a girare coi vassoi di aperitivi, ha aperto il buffet degli stuzzichini, un sacco di cosine buone e appetitose, per me il pranzo poteva anche fermarsi lì 😀
Ed i vecchi amici, che non vedevo davvero da anni e sono stata felicissima di ritrovare, Jacopo, Marinella, Carmela, Carmen, Daniele e Teresa col pancione di 8 mesi, Paolo, Valentina, quelli che sono rimasti dei miei ragazzi di Wish con qualche aggiunta.
Bello ritrovarli, bello anche vedere che, se pure per tutti noi molto è cambiato, quando ci si ritrova si sta ancora bene insieme, si ritrova anche quella confidenza che in fondo non è mai andata persa del tutto.
Come da programma accuratamente studiato (ovvio), e già abbastanza ricarburati dai numerosi aperitivi, ci siamo diretti come un gregge al recinto che in questo caso era un grande gazebo allestito con le panche per gli ospiti e l’”altare” per gli sposi e l’officiante.
Arriva lo sposo in orario, a braccetto con la sua mamma, arriva la sposa (anzi “appare”) in ritardo (ma di poco) con suo papà che evidentemente non stava bene, preceduta dalle damigelle (fra cui Elizabeth).
Commovente vedere Francy che lo aiutava a percorrere la “navata” fino all’altare, erano tutti con un inizio di lacrime agli occhi, me compresa, se non che piangevano apertamente (come Valentina, ma lei non fa testo, lei piange sempre 😀 ).
La cerimonia sinceramente è stata un po’ pallosa, hanno preparato per tutti un libriccino con la storia della vita degli sposi fin da quando erano in fasce, e dei relativi genitori e nonni, poi il primo incontro, poi la vita insieme e come sono arrivati alla decisione di sposarsi.
Poi i discorsi di Tiziana (amica da sempre di Francy e sua testimone) e Rita (sorella di Pedro), le dediche degli sposi uno all’altro, il classico “vuoi tu…?” e lo scambio delle fedi.
Il tutto complicato dal fatto che tutto è stato ripetuto in due lingue, italiano e portoghese… non finiva più.
Ma ci sta, visto che non era una cerimonia religiosa, bisognava riempirlo in qualche modo il tempo, no?
Giusto per cronaca, niente riso (che mi pare pure una buona idea), hanno distribuito a tutti un cono di carta con delle foglie di olivo da lanciare agli sposi all’uscita… cosa che non ho visto (credo che sopravviverò lo stesso), non ce la facevo quasi più, mi annoiavo e volevo una sigaretta così mi sono allontanata, per cui mi sono persa l’uscita degli sposi.
Solo per precisazione generale, tutto quello che ci è stato dato, per un motivo o per l’altro, aveva il monogramma degli sposi, ma proprio tutto, segno che tutto quel tutto era stato studiato e preparato fino ai minimi particolari.
Tanto di cappello a chi fa quel lavoro, complimenti davvero (ok, devo dirlo, così non mi rimane in sospeso: ma quanto caxx costa una cosa del genere? Da paura…)
Di nuovo in giardino, di nuovo aperitivi vari, gli sposi hanno fatto il giro degli ospiti e un po’ di foto (erano bellissimi, tutti e due, manco a dirlo) e in qualche modo fatto di chiacchiere, sigarette e drink, è arrivato il momento della cena e di entrare nella sala da pranzo.
E menomale, cominciava a fare un bel freschetto e il cardigan non mi bastava quasi più.
Grande bellissima sala, con grandi tavoli rotondi per una decina di persone (in tutto saremmo stati circa 120), ovviamente tutto preparato perfettamente, i posti assegnati in modo intelligente per riunire le persone che già si conoscevano (menomale, nessun imbarazzo di non saper cosa dire a dei perfetti sconosciuti che magari parlano pure una lingua diversa dalla tua), i menu sia in italiano che in portoghese.
L’ingresso degli sposi con grandi ovazioni e sventolio di tovaglioli, gli sposi che fanno il giro dei tavoli per ri-salutare gli ospiti, e inizia la cena.
Niente a che vedere con i matrimoni all’italiana, opulenti e decisamente esagerati, un menu normale con abbastanza portate ma senza esagerare, un primo, secondo di pesce (ovviamente bachalau), sorbetto (che non sanno decisamente fare), secondo di carne (che ho si e no assaggiato visto che ero già ripiena come un tacchino), dolcetto che voleva essere una specie di meringa coi frutti di bosco (commestibile ma troppo dolce).
Vini bianchi e rossi, col cameriere che girava intorno al tavolo in continuazione a riempire i bicchieri (nessuna bottiglia in tavola), anche per l’acqua, cosa carina all’inizio ma dopo un po’ quasi fastidioso, non potevi bere un sorso che subito arrivava quello, tipo gufo sulla spalla, ad un certo punto gli ho detto no grazie, famme respirà ogni tanto.
A parte questo, tanto di cappello anche al servizio, sia a tavola che in giro sui tavolini sparsi nel giardino, in pochi secondi spariva tutto, bicchieri o piatti e piattini, un servizio eccellente.
La cena è stata perfino veloce, noi che specie ai matrimoni siamo abituati ad aspettare delle mezzore fra una portata e l’altra eravamo un po’ spiazzati, non si faceva in tempo ad uscire per una sigaretta che già arrivava il piatto successivo… e ci chiedevamo “se fanno così presto che si fa dopo?”
Beh “dopo” c’è stato il taglio della torta, quando ormai era buio, una bella coreografia nel giardino con le due piscine (o vasche o chiamale come vuoi), tutti gli ospiti con i loro bei bastoncini scintillanti ad accogliere gli sposi felici, poi il getto di fuoco sullo sfondo, bello, davvero bello.
L’unica nota un po’ dolente è stata la torta, non so perchè in Portogallo apprezzano quel tipo di torte, un pan di Spagna ricopetro da un cm. di glassa, non so chi l’abbia scelta, forse la nonna di Pedro 😀
Visto quello che è rimasto nei piattini non sono l’unica che non l’ha apprezzata.
Ma la serata era ancora lunga, alle 10:30 eravamo tutti fuori (perlomeno noi del nostro gruppo) a fumare e a chiederci: “e adesso???”
Ma il tempo è passato, ci sono stati dei piccoli giochi, poi è iniziata la musica e gli sposi hanno “aperto le danze” e poi tutti o quasi a urlare, ballare e fare casino.
Io poco prima di mezzanotte mi sono cambiata e sono uscita a curiosare se il taxi era arrivato… ebbene sì, c’era, pronto per portare a casa me e gli zii di Francy che avevano il volo la mattina dopo.
Ero a casa poco dopo l’una, esausta, e sono crollata sul letto.
Non so come sia andata alle ragazze, domani le vedrò e mi faccio raccontare 😀
Considerazioni:
Tutto sommato una bella giornata, non posso negarlo, non credo che avrò altre occasioni simili sinceramente e come ho già detto ero curiosa… curiosità levata.
Credo di essere a posto per i prossimi 4 o 5 anni, da questo punto di vista.
Francy era stupenda e felicissima, sono davvero contenta che tutto sia stato perfetto, si vedeva l’impegno che hanno messo tutti ad organizzare una cosa così, bravissimi ragazzi.
Il mio vestito ha fatto il suo dovere, peccato che adesso è arrivato il fresco e potrò usarlo ben poco ma l’estate tornerà, no?