Come già ho detto in più di un post la Metro di Lisboa è a volte piena di colori e disegni, tutti ovviamente fatti in azulejos, ma non tutte le stazioni, anche se ancora non le ho viste tutte.
A volte capita di vedere anche scene che non hanno molto di artistico ma che mostrano comunque lo spirito di questa città, che sia un ombrello rotto dal vento o secchi posizionati in posizioni strategiche, dato che a volte capita che l’acqua filtri dalla superficie.
E vento e pioggia, a Lisbona, quando ci si mettono, non perdonano e non li ferma nessuno 🙂
Qui una serie di piccole gallerie delle varie stazioni che ho visto finora, le foto a volte non sono un granché ma mi riprometto di farne di meglio.
La prima è quella di Alvalade, quella vicino a casa mia.
A Campo Pequeno non solo azulejos ma anche delle vere e proprie statue.
E un lungo corridoio che porta al centro commerciale al piano di sopra.
Cais do Sodré, stazione terminale della linea Verde, collegata alla linea dei treni per Cascais e che esce direttamente sulla riva del Tejo, ha un lunghissimo corridoio dove l’immagine che si ripete è quella del Bianconiglio che corre con l’orologio in mano.
Quella di Campo Grande è, che sappia io, l’unica stazione della Metro che esce in superficie, punto di incontro della metro Gialla con quella Verde, vicino allo stadio di Alvalade.
Le sue pareti mostrano un (volutamente) disordinato assembramento di fogli di appunti scritti a mano e bozze di disegni.
L’effetto è affascinante e ipnotizzante 🙂
Le immagini della stazione di Jardim Zoologico, che spunta ovviamente davanti all’ingresso dello zoo ma con un collegamento sotterraneo alla stazione dei treni di Sete Rios, sono ovviamente di piante ed animali, tutte su sfondo bianco e in 3 colori, giallo-azzurro-verde.
Non è eccezionale ma particolare.
La stazione di Olaias è un’esplosione di luci e colori.
Non è una stazione di passaggio turistico, solo per traffico locale, infatti ci sono entrata per caso solo una volta, ma sono rimasta a bocca aperta.
Il marciapiede è larghissimo, le colonne sembrano enormi tubazioni e colori dappertutto.
Ultima, per ora, la stazione di Oriente.
Nata per la creazione dell’Expo 1998, collega alla stazione dei treni omonima (quella di Calatrava) e esce di fronte al Centro Commerciale Vasco da Gama.
E a lui e alle navigazioni in generale (con effetto Jules Verne) sono dedicati gli enormi mosaici alle parti.
Ci sono moltissime stazioni dove non sono mai scesa, magari un giorno farò un giro nella Lisbona sotterranea ed aggiungerò qualche altro cameo della fantasia e della gioia di vivere dei portoghesi.
E sarebbe solo una parte, i murales e i disegni sparsi in tutta la città lo testimoniano 🙂