casa PD

Notte agitata, mi sono svegliata molte volte, mamma come si dorme male su questo letto.

A volte dal mal di schiena, un paio di volte incastrata nelle coperte, fa caldo e poi fa freddo, altre volte piangendo, con in mente pensieri e sogni di te.

Va così, forse questa notte è stata un Bignami di mille altre notti, giusto per un ripasso, nel caso dimenticassi.

In questi giorni si è creato una specie di tran tran quotidiano, la mattina mi alzo presto, beh sulle 8, mica chissà che, ma per questa casa è presto, e sono i momenti più tranquilli della giornata.

Giornata che di per sè non è frenetica ma è costellata di rumori e voci.

la Tv sempre accesa e a volume alto (sono sordi tutti e due i nonni..), Nemesio che parla in continuazione e parla dei suoi mal di pancia, dell’aria nello stomaco ecc ecc.
(quando non parla rutta, non vorrei dirlo ma così è, poverino, mica è colpa sua ma come colonna sonora non è il massimo).

Poi la giornata si srotola come un tappeto: mamma si alza e fa colazione, brontola che non mangio niente, poi si parcheggia sulla sua sedia a lavorare un po’ a ferri e a vedere le sue soap o i telefilm polizieschi.

Lui fa i suoi lavoretti, sempre indaffarato, sempre ad aggiustare cose raccolte qui e la, quasi sempre nei cassonetti.
A volte riesce a fare cose decenti che però quasi sempre durano molto poco e lui si diverte ad aggiustarle di nuovo.

Negli anni ha rifornito tutti i parenti di ferri da stiro, macchine da caffè, aspirapolvere, accessori da cucina dei più vari, ma anche biciclette, sedie da campeggio e simili.

Ogni volta che si viene qui è necessario pagare il pedaggio e ammirare le sue ultime creazioni, io che qui ci sto da qualche giorno le ho ammirate ormai dalla A alla Z e ritorno.

Alle 11 si inizia una specie di frenetica ricerca sul tema: “cosa si mangia oggi?”

Poi si finisce per mangiare sempre le stesse 3 o 4 cose ma tassativamente alle 12 deve essere pronto, meglio 5 minuti prima.

Il pomeriggio: riposino, alle 3 esco per andare da Vale e con lui a prendere il cucciolo a scuola, gioco con lui un’oretta e quando vanno a prendere Alice al lavoro io torno a casa dai miei.

E si inizia a parlare della cena, stessa cosa che per il pranzo, alle 19 si mangia, meglio prima che dopo.
E davvero c’è una specie di frenesia, quasi panico… cosa si fa di cena ?

In ogni caso all’ora in cui la gente normale inizia a cenare (quando va bene) noi abbiamo finito e la sera è lunga da passare.

Mamma ha sempre i suoi programmi fissi, in qualche punto della serata sto un po’ con lei e ci mangiamo il gelato, poi vengo al pc o a leggere.

Dopo una settimana così mi ritrovo apatica, col mal di pancia, con una voglia di muovermi e scappare via ma  come sempre la domanda è: dove ?

Questa settimana c’è stato il compleanno che ha spezzato la routine, non ho idea di che larva diventerei se dovessi stare qui per molto tempo.
No, non posso !

Mi ritrovo sempre più spesso a pensare VOGLIO TORNARE A CASA !!

Ma porca miseria… quale casa ?

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