Chiamiamola una nuova avventura, sicuramente una di quelle novità che non ci si augura di avere nella giornata.
E tanto meno nella notte.
Beh, in effetti dormivo da poco più di un’ora, avevo sentito movimenti strani nel dormiveglia ma il sonno aveva preso il sopravvento.
E sulle 2 la mamma mi ha chiamato, c’era già l’ambulanza del 118 sotto casa e i paramedici stavano visitando Nemesio.
Mezzora dopo salivo in macchina per seguire l’ambulanza che lo portava al Pronto Soccorso.
Alle 3 ancora nessuno aveva detto cosa stava succedendo, solo dopo un’altra mezzora esce un medico e mi parla di versamento pleurico.
Fatti i raggi, possiamo solo aspettare.
4.. 4,30.. un caffè alla macchinetta e una sigaretta all’ingresso del P.S.
C’è un cielo terso, domani sarà luna piena.
Poi ancora alle 6 e dopo alle 7, quando ormai il movimento e la gente, la luce e il traffico, sono quelli di un giorno qualunque.
L’avventura finisce dopo le 8,30, col ritorno a casa e, dopotutto, un niente di fatto: se risuccede si richiama il 118.
Decisamente un modo diverso di passare la nottata.