Ricominciare

È difficile riprendere le abitudini, per buone che siano, dopo averle lasciate, anche se non sostituite con altre.

E l’abitudine a scrivere che ho sempre avuto, da decenni ormai, pensavo fosse una di quelle che non avrei perso mai.

Invece… sono tornata a casa ormai da quasi un mese (anzi a pensarci bene è un mese esatto), e per la prima volta mi metto qui, tastiera e foglio bianco, a scrivere.

Motivi?

Non li so.

Non è che non abbia avuto niente da dire o raccontare nell’ultimo mese e prima ancora quando ero via, semplicemente non avevo voglia, tempo, ispirazione, di mettermi a raccontare.

Tanto quanto prima pensavo che se non avessi scritto mi sarei dimenticata tutto (ed è sempre vero), adesso mi sembra di ricordarmi ogni cosa anche se so benissimo che non è vero per niente (e sicuramente mi sono persa delle cose…).

Il fatto è che voglio raccontare, voglio mettere in ordine, in fila come soldatini, gli appunti, mezze pagine, messaggi vocali, cose scritte qui e là, tutto quello che ho buttato giù in molti modi negli ultimi 5 mesi, soprattutto nei 4 mesi che ho passato a “casa”.

Anche perché ho sempre più confusione nella mia testa, dove sta davvero casa?

Quei quattro mesi sembravano una realtà che non sarebbe dovuta cambiare se non per forza, erano sempre temporanei pur con una sensazione di “definitivo” mai sentita prima nei miei sporadici, anche se relativamente frequenti, ritorni in Italia.

Troppo tempo sono stata via, troppo.

Va bene per le ferie, va bene un paio di mesi per lavorare, ma quattro sono davvero troppi.

So già che non lo rifarò, come sapevo già che era un errore quando ho chiesto, ed ottenuto, di restare il doppio del tempo previsto.

Se dovessi decidere adesso sceglierei di non tornare se non per brevi periodi senza lavorare, fino al momento del ritorno finale, quello accompagnato da un trasloco, per capirsi.

Non va bene questa ambiguità, non mi fa bene, mi crea solo confusione, destabilizzazione, sbandamento, e tutte le mie sicurezze, vere o false che siano, vanno a farsi benedire.

Questo è il bilancio di quei mesi?

Forse in parte, ma temo di sì.

Per cui, anche con un po’ di remore e incertezze, mi ricreo un’altra sicurezza, questa che ho perso, ritorno e ricomincio a scrivere, a registrare il quotidiano, a puntellare questa mia incertezza e senso di non appartenenza con queste pagine scritte.

Salve!

Sono tornata 😀

P.S. ma dove stanno quegli appunti, note ecc. ecc. che avevo scritto?

Ci saranno, piano piano farò una pagina e ci sbatterò dentro tutto, buono e meno buono, stupido o banale, giusto per non far diventare quei quattro mesi ancora più limbo di quello che già sono.

I promise 😊

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