Vecchi amici che se ne vanno

Uno a uno, in un crudele stillicidio, i vecchi amici se ne vanno.

é vero, così è la vita..

Gli amici sono amici, che c’entra se qualcuno lo incontri per strada, al lavoro o nella scuola di tuo figlio, nello stesso supermercato o vivi nello stesso condominio.

Oppure in una chat, dove hai trovato in altre persone lo stesso bisogno di contatto e vicinanza che avevi tu.

Gli amici sono amici, condividono con te gioie, dolori, nascite e abbandoni, amore, vita quotidiana, passioni e manie.

Gli amici conosciuti in una chat non valgono meno degli altri, non sono meno amici o meno umani.

E quando se ne vanno è sempre un pezzetto della tua vita che viene a mancare, lasciano uno spazio grigio nel puzzle che hai costruito negli anni, giorno dopo giorno.

Avete mai avuto amici di chat? 
Paradossalmente si conoscono persone geograficamente lontane, a volte migliaia di km, ma si sentono vicine come se fossero alla porta accanto.

All’inizio si è titubanti, chi più chi meno fa vedere la parte di sè che vorrebbe che gli altri vedessero e nasconde, o maschera, quella parte che piace meno, i propri difetti, il lato negativo che tutti noi abbiamo dentro.

Ma stranamente in pochissimo tempo, più velocemente che in una conoscenza non virtuale, si impara a filtrare, a selezionare fra tutte le persone incontrate nelle chat e si distinguono quelle che poi meriteranno la definizione di amici.

E lo sono davvero, per poco o tanto tempo, non è poi importante, ma lo sono.

E a loro regali anche quelle parti di te che tenevi più celate e loro fanno lo stesso con te.

Funziona, funziona davvero… 

A me queste amicizie hanno dato sempre moltissimo, in termini di affetto, condivisione, umanità.

Potrei fare decine di nomi, o anche solo nick, di persone conosciute in anni di chat.

Amici che ancora dopo anni restano in contatto, a volte quotidiano, o altri che hanno condiviso con me una stagione, un momento particolare.

Amici spesso incontrati anche nella realtà, incontri cercati, voluti a tutti i costi, e sempre apprezzati perchè erano la ciliegina sulla torta, erano l’abbraccio che mancava.

Ma l’abbraccio era l’unica cosa che mancava, tutto il resto c’era.

E quando uno di questi amici ci lascia beh… il vuoto che resta è sempre grande.

Moki… Mokina.. Monica

Ci siamo conosciute circa 10 anni fa, in un periodo movimentato, abbiamo vissuto insieme alcune battaglie, a volte abbiamo discusso, altre siamo state complici..

Ci siamo incontrate a Bologna nel 2006 ad un raduno organizzato da noi, geograficamente un punto di incontro che tutti potevamo raggiungere venendo da Trieste, Milano, Padova, Roma.

Mi sono rimaste solo poche foto sfuocate di allora, GVB, Gruppo Vacanze Bologna, ti ricordi Moki?  
quanto ne abbiamo riso.

poi, come spesso succede, abbiamo preso strade diverse, ci si incontrava per caso in qualche room, ci si salutava ogni tanto.

Quando stavo a Milano passavo per Opera e mi veniva sempre in mente di chiamarti, di organizzare una serata insieme a te e a Chiara ma non l’ho mai fatto.

Ho il tuo numero nella rubrica del cellulare ma non ti ho mai chiamato.

E come spesso succede quando ci si perde di vista non sapevo niente della tua malattia, quella che ieri ti ha portato via a poco più di 50 anni.

Moki mi dispiace, lo so che può suonare ipocrita dirlo adesso.

Sono cambiate molte cose negli ultimi 10 anni, sono cambiata io, anche se quel periodo è finito ormai e gli amici di allora, uno per uno, se ne stanno andando, non per questo fa meno male.

Buon viaggio Moki.

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