Stamattina ho aperto Facebook per il mio raid quotidiano delle ultime cazzate messe dai vari amici-colleghi-conoscenti.
e ho trovato una cosa scritta da Valentino che voglio mettere qui.
come ho scritto in un commento al testo:
Detto ciò mi permetto di mettere tutto questo ambaradan nel sito, a futura memoria.
Perchè FB digerisce e fagocita tutto e fra un giorno sarà sparito nei meandri dei gattini che dicono buongiorno e delle feste di compleanno e degli incazzati col governo, il troppo caldo o la pioggia.
Io invece voglio che resti a portata di mano.
Va bene ?
Ti illudono che quel sorriso sarà il tuo se farai una cosa piuttosto di un’altra, se acquisterai il prodotto più costoso, o se lavorerai, se produrrai e sputerai sangue e tempo per un dittatore piuttosto che per un altro, “felici i potenti felici coloro che stanno dalla loro parte” ti dicono….
anzi nemmeno te lo dicono, te lo lasciano credere perché questa è la speranza che si genera nelle nostre menti, trovando insoddisfazione e frustrazione nel chiudersi in una gabbia tutti i giorni a rompersi l’anima per quattro soldi, tornando a casa troppo stanchi e incazzati perfino per giocare con i nostri figli….
la speranza che tutto quello che sei costretto a fare tra quelle quattro mura per gran parte della tua vita serva a darti un futuro più sereno per te stesso e per la tua famiglia, per riuscire a soddisfare quelle aspettative che sei convinto gli altri abbiano di te…..
c’è chi ci marcia su questo chi si intasca il tuo tempo, la tua vita e getta nel cesso tutti i tuoi sogni….
ma non sono da biasimare ne da condannare perché anche loro sono vittima di questo status, di questa eterna condanna che ci infliggiamo a vicenda senza nemmeno accorgercene….
siamo troppo impegnati a piangere per quello che non abbiamo e ad arrabbiarci perché le cose non sono andate come speravamo, viviamo rimpiangendo il passato e lavoriamo per il futuro sperando che un giorno non avremo più pensieri ad affliggerci ma dimenticandoci che il presente è tutto quello che abbiamo, un momento che è qui ed è ora, dove quello che è passato non c’è più, e quello che sarà non è dato sapere….
un qui e ora che scegliamo di dedicare ad un contorto meccanismo di frustrazione e angoscia, di rabbia di ricerca di qualcuno a cui dare la colpa….
“lavoriamo” questa grande e nobile parola, questa parola che è diventata quasi una bestemmia, lavorare è la cosa più bella del mondo, creare, costruire con le proprie mani, dare vita alle idee, realizzare qualcosa di vivo e metterci l’anima….
è un miracolo e dovrebbe essere una gioia mettersi al lavoro, invece l’abbiamo trasformato in una condanna a vita, in un lungo cammino pieno di trappole e paure dove alla fine del tunnel non vediamo la luce ma un altro carico di insidie e dubbi per la nostra mente, e altri macigni da caricarci nel cuore.
Mi viene in mente un tratto dal monologo di Al Pacino nel film “L’avvocato del diavolo” in cui parla di Dio, dice:”Guarda, ma non toccare! Tocca, ma non gustare! Gusta, ma non inghiottire!….”
lui parla di Dio, io penso che siano parole da rivolgere a noi stessi, sono tutti limiti e regole che ci fissiamo da soli per potercene lamentare…..
Il lavoro rende liberi scrivevano…..
la verità è che la più grande prigione è la libertà stessa….
con catene fatte di consumismo e denaro, con sbarre fatte di strade da percorrere e con guardie armate fatte di conseguenze, la vera paura che si nasconde nell’essere umano è la scelta, se scegliamo poi dobbiamo accollarci le responsabilità, è molto più facile lasciare che sia qualcun altro a scegliere per noi….
se poi va male avremo la coscienza pulita e qualcuno da accusare, così potremo riempire il tempo, senza dover fare un’altra scelta, non avremo bisogno di utilizzare quel “qui e ora” che ci fa tanta paura perché saremo impegnati a raccontare di quanto sia stata sbagliata la scelta di un altro che invece ha avuto il coraggio di prendere una posizione…..
in una società così….giusta o sbagliata che possa essere la scelta non ha importanza, ed è da lodare quella pecora bianca in un gregge di fumo che decide di farla.
Ho finito, basta…..
io non ci sto più, valuterò la mia vita e farò delle scelte, come ho scelto di scrivere queste righe e come spero che qualcuno scelga di leggerle fino in fondo, sia influenzato o meno da ciò che ho scritto….
francamente non mi interessa.
Caro lettore ora puoi tornare a pubblicare foto di gattini che ti danno il buongiorno e a occupare il tuo presente come credi.
Metto anche la mia risposta:
Luisa Mart
Devo essere sincera, sono un po’ stupita e un po’ shoccata a leggere quello che hai scritto.
Ma pensandoci bene non lo so perchè.
Sono sicuramente orgogliosa e fiera di te, di quello che sei, perchè sono tua madre.
E per lo stesso motivo sono anche un po’ preoccupata, perchè per tuo figlio vorresti che quelle pubblicità col bel sorriso fossero la realtà.
Ma sai che non è così, la realtà è diversa e illudersi che per lui le cose siano come nelle favole non è essere realisti.
è facile lasciarsi trasportare dalla corrente e decidere di chiudere gli occhi e il cervello se qualcosa non va.
Perchè scegliere è difficile e la scelta più difficile è scegliere di scegliere.
E so di cosa parlo, dato che, lo sai, anche io ho scelto di scegliere.
Di una cosa sono assolutamente certa: qualunque cosa sceglierai l’affronterai a testa alta, giusta o sbagliata che si riveli.
E ne affronterai le conseguenze.
Di una cosa tu devi sempre essere certo: qualunque cosa farai io sarò dalla tua parte