Avevo un po’ di uva che non ho voglia di mangiare e ho pensato di fare i sugoli… è qualche giorno che ci penso..
Mi sono messa a pulire l’uva e a staccare gli acini e come al solito la mente è andata via per conto suo…
I sugoli… me li faceva mia mamma quando ero ragazzina.. capitava sempre di avere più uva di quanta se ne mangiasse.
Avevo quelli che io chiamavo zii, cugini di mio padre, che avevano le vigne e tutti gli anni c’era il rito della vendemmia e del vino..
Ma vino come si faceva una volta, non come adesso
Credo che ben pochi fra chi ha qualche anno meno di me possano dire di aver schiacciato l’uva coi piedi… io l’ho fatto 🙂
Una sola volta che mi ricordi, ero poco più che una bimbetta e mi hanno messo dentro quel tino a pestare l’uva appena vendemmiata..
e poi ho bevuto il mosto che usciva dalla canalina del tino… che buono che era
Gli “zii”… zio Mario e zia Antonietta, fratello e sorella, mai sposati, vivevano in una casa che adesso verrebbe usata si e no per tenerci i maiali..
Una casa a pianterreno, lunga e stretta, da ogni stanza si passava a quella successiva, il bagno era fuori.. volendo chiamare così un casotto di 1 metro quadro con un buco per terra…
Niente corrente elettrica, non la volevano..
davanti alla casa un piccolo giardino e poi il pollaio .. e dietro le vigne, avanti avanti fino ad arrivare all’argine..
Mi sembravano enormi allora, chissà adesso cosa ne penserei..
io avevo sui 10 anni, poco dopo la morte di mio padre, mia mamma ogni tanto andava a trovarli e portava loro qualcosa…
e spesso andavo con lei, mi piaceva andare lì, era un posto del tutto diverso dal mio ambiente similcittadino..
Ricordo ancora la volta che nella casa vicina uccidevano il maiale… le grida, l’odore del sangue…
Ricordi… che spuntano come bucaneve nella confusa nebbia che è la mia memoria..
Ho cercato su google map se ritrovavo quel posto… se non ho sbagliato tutto adesso c’è una piccola zona industriale…