Padova, 24 dicembre 2009
E’ sempre la solita sensazione quando torno a casa.. devo frenare i miei pensieri e le mie aspettative, devo ricordare a me stessa che niente è più lo stesso…
per la strada penso e immagino.. cosa troverò lo so già ma la fantasia galoppa e torna ad altri momenti, ad altri ritorni.
e per qualche attimo, sempre, ogni volta, la realtà si confonde, è come se mi svegliassi da un brutto sogno.. per quasi subito rendermi conto che sogno e realtà si sono scambiati i ruoli.. che il mio oggi è questo che sto vivendo, che la mia realtà è la scelta che ho fatto un anno fa…
l’altra vita è finita, come se non fosse mai esistita a volte…
a questo penso mentre i km corrono e la strada a volte sembra non finire mai… altre volte è troppo veloce e mi porta tropo presto alla fine del viaggio.
Non sono ancora pronta… non lo sono mai.
Ma poi arrivo e tutto mi travolge… il calore, l’affetto di mia madre, le telefonate delle amiche, l’appuntamento con Valentino.. è tutto così vicino, tutto a portata di mano, tutto nel raggio di pochi minuti di strada.. e tutto sembra bello, alla fine.
Sembra… ma non è una vacanza, anzi..
Qui torna tutto il resto.. qui quello che normalmente è messo da parte passa in primo piano…no, non è una vacanza…
L’impatto arriva presto.. sono io che voglio che sia così, voglio vedere, voglio ricordare…
E quando arrivo quella che era casa mia mi accoglie ogni volta con più gelo, è come se lì sparisse il sole.. come se quelle mura mi dicessero che quello non è il mio posto, non più.
E rivedo lo squallore, sento di nuovo il freddo che entra nelle ossa, vedo le stanze in cui vivevo che mi accolgono come un’estranea e sento ancora quell’angoscia che mi si annoda in gola..
Ogni volta scappo via da quel posto come se i suoi fantasmi potessero riprendermi e impedirmi di andarmene..
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