Sessantotto

Sono un po’ demoralizzata in questi giorni e non solo per questa data che si ripete e ripete e segna il passo come le mie rughe.

E finalmente è arrivato questi 21 Febbraio, finalmente perché tanto ci si deve passare, no?

Almeno per un altro anno non ci penso più, sempre se ci sarò…
ma certo che ci sarò!!

Ma non sono demoralizzata solo per questo, è che mi rendo conto che ormai riesco a fare ben poco.

Colpa mia, lo so, e allora che ti lamenti a fare?

Dovrei muovermi di più, dovrei riaprire me stessa a quello che sta fuori dalla mia stanza, ma non ci riesco, anche solo per andare a fare la spesa devo fare uno sforzo di volontà, figurarsi per altro.

Mi sono presa quattro giorni di fila lontana dal lavoro per l’occasione, nelle scorse settimane pensavo a cosa fare, dove andare.

Noleggiare una macchina, ma per andare dove?

Col problema del parcheggio vicino casa, ogni volta è uno strazio.

Prendere un aereo, tornare alle Azzorre, era una delle idee, ma in questo periodo piove quasi sempre, soprattutto lì, che vado a fare?

A girare in macchina sotto la pioggia, si e no a fare due passi in riva al mare, che senso ha?

Lo so, sono scuse, lo so mi farebbe solo bene uscire da questo orizzonte quotidiano, pigrizia?
probabile…

Il primo giorno l’ho passato a casa, a leggere, giocare, dormire… fancazzismo puro.

Mercoledì sono andata al Vasco, pensavo anche di prendermi qualcosa, una specie di regalo di compleanno diciamo, ma non c’è niente che io desideri, niente che mi faccia pensare: “ok, in un altro momento non lo farei ma stavolta butto sti due soldi per prendermi questa cosa”

Non c’è niente che io abbia voglia di avere, ho tutto quello che mi serve.

E al Vasco, dopo fatti quei quattro passi, già ero senza fiato, nel supermercato sudavo come in una sauna e facevo fatica ad andare avanti, al punto di avere la nausea.

Non è la prima volta che mi capita e ogni volta mi demoralizza sempre di più.

Cosa farei se fossi in giro?
Resterei seduta in macchina a riprendere fiato per metà del tempo?
Andrei in albergo alle 4 del pomeriggio?

Mi è già successo, per questo me l’aspetterei.

E allora che mi muovo a fare?

Ieri, giovedì 20, alla sera siamo andate a mangiare cinese con Sandra, lei non si ricordava e io non le ho detto niente, solo a cena mi ha chiesto: ma come mai? 🤣

Le ho detto: domani è il mio compleanno 😂

È andata a finire che ha offerto lei la cena che volevo offrire io…

Stamattina, la mattina del mio 68° compleanno, mi sono svegliata col collo che scrocchiava e la schiena inchiodata, tutto come gli altri giorni insomma… io do la colpa al letto ma lo sappiamo tutti perché…

Il primo messaggio di auguri su WA era già arrivato, quello di Klara ❤️, seguito pochi minuti dopo da quello di Valentina da Roma ❤️

Altri seguiranno, lo so, qualcuno magari anche inaspettato, probabilmente qualcuno che brillerà per la sua assenza…

Uno dei vari messaggi è stato quello di Francone (mio cognato) con allegata una foto di me…
ma ero davvero io?
Eh si, ero io esattamente 50 anni fa, 1975

Gli ho chiesto: ma chi è quella lì?
e dove è andata a finire?

Oggi a Lisbona piove, non so, vedremo se mi muoverò di casa, non c’è nessun festeggiamento in previsione, ma non mi interessa, va bene così.

Se mi muovo voglio andare da qualche parte a prendere una torta, piccolina, quasi simbolica, ma una torta ci vuole, no?

Buon compleanno Luisa

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