
Le cose mi vengono in mente richiamate da un pensiero, una data, una parola.
E nella mia testa inizia a formarsi un testo, un insieme di frasi e pensieri che poi diventa un post…
come questo.
Stamattina è stata la data, oggi 20 gennaio, domani 21 sarà il compleanno di Valentina e devo ricordarmi di mandarle almeno un messaggio, per anni ormai non l’ho fatto.
Ma pensavo anche: “che cosa c’è nella mia vita che rende il 21 gennaio un giorno particolare?”.
Accidenti, ormai la mia vita è abbastanza lunga che i giorni si perdono negli anni che sono scappati via.
Ma il 21 gennaio… è il giorno che è morto il nonno.
Quanto mi ha toccato quella perdita, come probabilmente è giusto che sia, quanto mi ha fatto male.
È stata la prima nella mia vita, il primo buco nella mia realtà, il primo “mai più”.
Non conto la morte di mio padre, ero una bimba e ho rimosso tutto di quegli anni, forse già l’ho detto qui, la mia realtà e i miei ricordi coscienti iniziano molto dopo di quell’età.
Ma il nonno… mi rivedo ancora in quell’anonimo ospedale, seduta vicino al suo letto, non rivedo bene lui nella mia memoria ma ricordo le sensazioni.
E il vuoto.
E ricordo quel giorno in particolare, lui c’era ancora quando sono andata a trovarlo, poi sono uscita e andata verso la mia scuola dove sarei dovuta entrare con qualche ora di ritardo, per la non certo felice occasione.
E prima di entrare mi sono fermata una mezzora al bar in fianco alla scuola, non c’era nessuno o quasi, i miei amici e compagni avevano già iniziato la loro giornata scolastica, mi sono messa in uno dei tavolini verso il retro, ho messo una canzone nel juke-box e sono stata lì per un po’, come inebetita.

E vuoi sapere che canzone era?
Bohemian Rhapsody, la prima volta che la sentivo e sentivo parlare dei Queen…
Non posso sicuramente datare la “prima volta” di ogni canzone che ho mai sentito ma quella è stata uno di quei momenti che fanno da boa nella tua vita, quegli attimi che sembrano uguali a tutti gli altri ma che restano per sempre, impressi nell’anima.
So di averne già parlato almeno in un altro post, non ricordo se ho dato anche un contesto a quella volta, adesso sono in grado di farlo.
La cosa che mi sconvolge e sconcerta, ancora, nonostante io sappia che tanto tempo è passato, è che da allora sono passati 50 anni esatti, era il 21 gennaio 1975.
Che ne sapevo io allora, quella ragazzina allampanata e anche parecchio sciocca di neanche 18 anni, che ne sapeva della vita?