Eh già, che credevi che tutto andasse bene al primo colpo?
Ma quando mai, in che film l’hai visto?
Mi riferisco a quello che ho scritto una decina di giorni fa nel post “Non succede niente” parlando dell’avvicendamento delle coinquiline nella casa dove vivo da quasi 5 anni.
Detto fra parentesi io sono quella che sta resistendo di più in questa casa, un punto fermo in questo mondo in continuo movimento che è il sistema Housing di TP.
Infatti fra il vicinato era circolata la voce che ero io quella che se ne andava, stupore e meraviglia, Luisa se ne va? sei sicuro?
La donna delle pulizie che parla col vicino di casa che parla con il boss del palazzo (il senhor Pedro detto anche lo stalker 😀 ), insomma ma come, Luisa se ne va???
Invece no, io qua resto, e mi vedo passare davanti le persone che poi diventano amici e che prima o poi se ne andranno per la loro strada…
Vabbè, funziona così, la vita è così anche se a volte fa male.
Tornando a palla, dicevo che il Bingo per la camera libera sembrava ormai sicuramente vinto da Teresa.
E invece no, manco per niente.
Sta settimana è successo un casino.
A Teresa arriva un messaggio: “quando ci sarà il passaggio delle chiavi puoi tranquillamente andare nella nuova casa con tutte le tue cose”.
Bellissimo, no?
Invece no, o meglio, lei arriva con 3 carichi di valigie, borse e borsoni, scatole e scatoloni, mobiletti e suppellettili varie, sembrava un trasloco da un appartamento di 200 mq da tanta roba ha portato (qui se ne vede solo una parte).
E inizia a sistemarsi le sue cose.
Ma poi le arriva una mail in cui le dicono “tu non rispondi al telefono, non rispondi ai messaggi, stiamo cercando di contattarti da giorni, il tuo trasferimento è annullato!!”
Ma come, cosa, perché ??
Il perchè non è così semplice, lei non sta bene, ormai da mesi, è uno scricciolo di ragazza magra come un chiodo, e per questo motivo aveva chiesto di lavorare da casa (anche ringraziando i famigerati bocchettoni dell’aria condizionata nei floor di TP).
Era andata in Italia verso la fine di settembre o inizi di ottobre e lì aveva fatto il Test Covid (negativo).
Al suo ritorno, vista la richiesta di smart working, le avevano chiesto di farne un altro e nell’attesa dell’esito di restare a casa sua in isolamento cautelare.
Solo che lei non l’ha fatto e si è mossa lo stesso.
E dato che l’azienda strombazza al mondo intero di essere, “the first in its sector to obtain COVID Clean certification by EIC/ VERYCERin its 11 buildings!” (il primo nel suo settore ad ottenere la certificazione COVID Clean da EIC / VERYCER nei suoi 11 edifici!), ovviamente non può lasciargliela passare liscia.
E così blocca tutto in attesa dell’esito del nuovo test.
Ma per fare il test ci vuole un minimo di tempo, non chissà che, giusto prendere un appuntamento, farlo e attendere il risultato, un paio di giorni.
Solo che l’azienda, a quanto pare, si è sentita presa in giro e una volta annullata la sua richiesta il meccanismo si è mosso per far arrivare una nuova persona.
A prescindere dall’esito del test (che è comunque negativo).
Ed è quello che succederà, sono venuti a pulire e chiudere la stanza e l’altroieri mi arriva una mail dall’Housing che mi avvisa dell’arrivo di questa nuova persona.
E con precisione tutta portoghese, mi mandano questo messaggio: “We would like to inform that Moday (NovemberJune 26) you will have an arrival at your apartment.”
(Vi informiamo che lunedì (novembre 26 giugno) ci sarà un arrivo nel vostro appartamento).
Sono 2 giorni che rido… per non piangere ovviamente.
Adesso aspettiamo la prossima puntata, ieri sera Teresa è venuta a portare via la sua montagna di cose (altri 3 carichi di bagagliaio) e la casa è pronta per il nuovo arrivo.
Solo per amore di cronaca tutto quello che seguirà lo affronterò da sola (incrociando le dita, chissà mai chi mi mandano in casa), Sandra è in Italia bloccata dal Covid per tutto quello che doveva fare, senza possibilità di tornare neanche a prendersi il suo PC nel remoto caso accettassero che lavori da lì, come ha chiesto (sarà difficile).
E si va avanti… meglio che inizi ad accendere il PC di lavoro che fra poco è ora di iniziare la giornata, menomale che è venerdì.
Buon fine settimana Luisa.