Rumori

Stamattina mi ha svegliato il rumore della pioggia.

Prima del solito, prima che nei giorni in cui mi devo alzare, oggi è domenica e alle 7.30 ero in cucina a scaldare il caffè, cercando di fare meno rumore possibile.

Mi piace alzarmi presto, la serenità del rito del caffè, nel silenzio, la sigaretta fumata senza affanno.

Mi piace iniziare la giornata da sola, prima della full immersion nella vita della famiglia.

Dopo un anno e mezzo ancora non mi sono abituata alla convivenza, spesso ascolto i rumori che vengono dal piano di sotto e aspetto il silenzio prima di uscire dalla mia stanza.

Da un certo punto di vista sono fortunata, mio cognato è una valanga ambulante, quando si muove, a tutte le ore del giorno e della notte, lui fa rumore.

Quando chiude una porta, quando apre gli scuri delle finestre, quando si prende qualcosa in frigo o fa qualcosa in cucina, quando scende le scale, lui lo senti sempre.

Pensavo stamattina che lui non potrebbe mai vivere in un condominio.

E si vede che non ci ha mai vissuto.

E pensavo anche che quando andrò via da questa casa c’è una cosa che voglio fare.

SVITOL !

Voglio oliare tutte le porte e le serrature che cigolano, la maniglia di quella della cucina che fa SCREECKKKK, la porta della zona notte che fa GNEEEKK, i mobiletti della cucina, lo sportello del microonde…

Io che amo fare le mie cose in silenzio, in punta di piedi, appena posso giro per casa scalza.

Silenzio.

Adesso c’è solo il rumore della pioggia, dovrei dire la musica della pioggia.

No… adesso c’è il rumore della casa che si sveglia.

Non vedo l’ora di vivere di nuovo da sola.

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