e adesso ?

Adesso, quello che doveva succedere è successo, les jeux sont fait !

Dopo quasi 7 mesi che la mamma se n’è andata ieri siamo andate tutte in banca, abbiamo fatto le nostre brave firme e la successione si è chiusa.

Mia sorella, come aveva detto, ha rinunciato a tutto e ha lasciato la sua parte alle figlie del marito della mamma.

Non la capisco, non concordo ma.. buon per lei.

Certo la sua coscienza è pulita, probabilmente più della mia.

Si perché, per quanti buoni motivi io avessi, io non sono affatto contenta.

Avrei voluto…

Avrei voluto non averne bisogno.

Avrei voluto poter gettare in faccia a quelle due l’assegno e molto di più.

Avrei voluto pagare i miei debiti e non sentirmi guardata come se stessi rubando dalle loro tasche.

Mi dico che, da come si sono comportate, non se lo meritavano.

Mi dico anche che ho fatto quello che la mamma avrebbe voluto, né più né meno.

Ma lo stesso non mi fa stare bene, proprio no.

Adesso…

Ho in mano quel pezzetto di carta che diventerà fra qualche giorno tutto quello che ho.

Ma chi sto prendendo in giro?

Non ho neanche quello.

Alla beffa si aggiunge l’insulto.

Nel viaggio di ritorno mia sorella ha detto la sua.

“non offenderti, dico quello che penso, adesso che hai un po’ di soldini devi pensare che vivi con noi da più di un anno, che ti abbiamo accolto nella nostra famiglia, non lo dico per vantarmi ma non molte sorelle avrebbero fatto quello che ho fatto io.
devi riconoscere quello che abbiamo sempre fatto per te, che fine avresti fatto se non ci fossi stata io ?…”

E avanti così.

Vero, verissimo.

Il fatto è che io lo so bene quello che hanno fatto per me, ed ho sempre cercato di pesare il minimo indispensabile su di loro.

Non ho mai chiesto niente di più del necessario, non ho permesso che mi comprasse niente, se ho avuto bisogno di qualcosa ho chiesto aiuto ad altri oppure ho rinunciato.

Sono fortunata, lo so e lo dico sempre, ho sempre avuto persone con un cuore immenso che mi hanno aiutato.

Leondina, Anna, Francesco, Marcolino, Klara, Chiara, Barbara.

Col loro aiuto mi sono barcamenata, bene o male.

Ho messo benzina nella macchina, ho preso il tabacco, ho ricaricato il cellulare, certo, cose più grosse non le potevo fare senza l’aiuto di mia sorella.

Una bolletta che mi restava, il meccanico, l’assicurazione.

E pensavo che appena avessi potuto, appena fossero arrivati quei soldini della mamma, avrei restituito tutto quello che potevo.

Quello che non mi aspettavo è che questo fosse messo in dubbio, non da mia sorella.

Quello che non mi aspettavo è che mi fosse sbattuto in faccia il mio debito in quel modo.

Quello che non mi aspettavo è l’assoluta mancanza di fiducia in me che ho visto.

Adesso… adesso vorrei che tutto cambiasse.

Adesso, a maggior ragione, devo trovare una via d’uscita ed andarmene da qui il più presto possibile.

Adesso darò loro buona parte di quei soldi, non pagherò altri debiti che volevo pagare, e troverò il modo di levare il disturbo.

Devo farlo.

Les jeux sont fait.

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