Riflessioni: ricordare, dimenticare, vivere

riflessioni 1Riflessioni di oggi, dia de folga

Invecchiando sto re-imparando a ricordare e questo mi sta cambiando.
Ho perso, o sto perdendo, la capacità di vedere il bello e il nuovo intorno a me, e sto scoprendo la rabbia, il rimpianto, la nostalgia delle cose perse.

Ho letto una frase oggi:
perdere i ricordi è come perdere la propria identità.
E’ vero e non è una buona cosa, forse.

Ma ha un suo lato positivo…
Se perdi la tua identità perdi le buone cose di te ma anche quelle cattive.
E vedi tutto come una esperienza nuova, tutta da scoprire, pur restando sempre te stessa.
Se sei disposta ad affrontare il mondo con un sorriso allora quel sorriso sarà più ampio, più vero.
Se hai fiducia, se credi nelle persone, nella parte buona che c’è in loro, allora ci crederai davvero.
Non ti chiederai cosa c’è dietro, non ti chiederai se quelle persone ti tradiranno alla prima occasione.
Ci crederai e basta.

E’ questo che sto iniziando a perdere e non voglio.
Vedo intorno a me persone che sanno vivere solo pensando al passato.
Trascinandosi i pesi di una vita, lunga o breve che sia, che schiaccia le loro spalle, che impedisce loro di alzare la testa e guardare avanti con fiducia e speranza e affetto.

Io per molto tempo, tutto il mio tempo, tutte le mie vite, credo di avere avuto la capacità di buttarmi il passato dietro le spalle e guardare davanti a me.
Buona o cattiva che sia questa capacità mi ha fatto da corazza e mi ha difeso.

Perché non si può vivere solo pensando al passato.
Perché quello è finito, non c’è più e non tornerà.
Ha fatto di noi quello che siamo ma è il domani quello che ci aspetta e non possiamo sprecarlo vivendo un eterno ieri.
Non si può vivere solo rimpiangendo, quello è solo sopravvivere.
E allora voglio dimenticare.

Voglio essere quello che sono sempre stata, capace di chiudere una porta o mille porte e guardare cosa c’è oltre la porta che ho davanti a me.
Voglio ancora dimenticare.

Non quello che sono ma quello che mi ha fatto diventare ciò che sono.
Voglio riuscire ancora, come riuscivo una volta, a conoscere ed apprezzare ed amare le persone che accompagnano il mio cammino.

Non importa se sarà per tanto o per poco, non importa chi darà e chi prenderà di più.
Non importa se poi anche loro se ne andranno e mi troverò di nuovo sola.

E’ difficile sai ?
Sempre più ho paura di sentire ancora, di amare ancora, di perdere ancora.
Perchè adesso ricordo, ho imparato di nuovo a ricordare… e non vorrei.

Queste riflessioni mi portano ad altro…
Vivo in questa città da 6 mesi
Quando sono arrivata qui ero sola, persa, impaurita ma incosciente e pronta a lanciarmi nel vuoto lo stesso.

Qualche giorno fa mi guardavo intorno.
Ho un posto mio dove tornare, dove mi sento a casa
Ho un lavoro che so fare, quasi sempre, che a volte sbaglio ma so anche ammettere di aver sbagliato e voglio ancora imparare.

Ho persone intorno a me che in questi 6 mesi sono diventate la mia famiglia.
Potrebbero essere fratelli, sorelle, figli miei.
E la cosa che mi scalda il cuore, ogni giorno, tutti i giorni, è vederli, trovarli, essere felice di vederli e sapere che sono contenti che io ci sia.
Sono sola nel mio modo solitario ma non sono mai sola.

obrigadoQuesto mi fa paura e a volte mi chiedo se sarei ancora capace di essere sola davvero.
Ma non c’è più il vuoto intorno a me, c’è il mio angolo di mondo, il mio posto.

In questo momento della mia vita, dopo tutto quello che ho avuto e perso, dopo il dolore e il rimpianto..

Potrei davvero chiedere di più di questo ?

(Visited 6 times, 1 visits today)