In questi giorni…
cavolo ma i miei post iniziano sempre così?
Mah, sarà perché cerco di dare una dimensione temporale definita a un periodo che col calendario ha ben poco a che fare.
Ho già scritto che ogni giorno fa per 3 ed è altrettanto pieno ed articolato, punteggiato da cose ben definite e nel mezzo ci sta di tutto, un calderone variegato in cui fai fatica a distinguere il vero dall’immaginazione e l’illusione di quello che invece non c’è (e che manca come un respiro senz’aria..).
Dicevo, in questi giorni mi venivano in mente cose da scrivere, qui o per me stessa, e non avevo la possibilità di farlo.
Alcune cose le ho scritte sul cellulare per poi riportarle qui, altre sono andate perse.
Dialetto – 5/7/2013
Restando qui, dove ho vissuto per molti dei miei anni, mi ritrovo a stupirmi di cose che una volta erano quotidiano al punto che neanche le notavo.
E ora le noto anche grazie a te che mi hai risvegliato una sensibilità che era in un certo senso sopita e mi hai fatto aprire gli occhi, o in questo caso le orecchie.
Sento come se fosse la prima volta una lingua e un’intonazione che forse in parte erano le mie.
E noto parole che per me sono come nuove.
Cito approssimativamente parte del testo di una conversazione telefonica, parole dette da mio “cognato”:
“Ciò Fabrissia, ghe xe qua ‘e spose ..
mi so qua che sciopo e lore ‘e ga fredo, ‘e me domanda na cuerta..
‘e ga na còlsara che mi no me ‘a metaria gnanca a Nadale…”
Dialetto veneto, quasi sconosciuto, per me.
Afa – 4/7/2013
Non mi ricordavo più cosa vuol dire afa nella mia città
Nei 4 anni da cui l’ho lasciata ne avevo cancellato il ricordo ma mi è bastato un giorno per ritrovare la spiacevole sensazione che ben conoscevo.
Qui l’estate è questa, salvo qualche eccezione che dura pochi giorni all’anno.
Il caldo è un’opprimente senso di mancanza d’aria, ogni respiro è un umido boccheggiare e senti sulla pelle come la sensazione di nuotare in un caldo appiccicoso fluido, senza mai soluzione di continuità.
Il cielo è raramente limpido, è una cappa grigiastra che sembra promettere pioggia e per giorni opprime come una cupola di piombo.
Cammini per la strada e la poca aria che c’è è calda come davanti a un phon.
Io mi ritrovo, camminando per le strade della città, a sognare altri posti lontani, cielo limpido, erba e acqua fresca e cristallina.
Posti che ho imparato ad amare, dove difficilmente potrò tornare.
Posti che mi mancano.
Vale – 4/7/2013
Beh, ovviamente, mica posso dimenticarmi il compleanno di mio figlio.
27 anni, porca miseria, il mio “bimbo” non lo è più, davvero.
Con questa scusa siamo andate, io e mia sorella, a trovarlo a casa.
(triste ma vero, serve una scusa)
Come sempre è bello vederlo con suo figlio, come sempre è quello che da il metro del tempo che passa.
L’ho visto stanco, forse disilluso, fare da “mammo” a tempo pieno per il suo cucciolo, e naturalmente è tornato in mente il tempo in cui io ero con lui alla stessa età di suo figlio.
La mia memoria che fa cilecca una volta su due fa fatica a ricordare com’era.
Ma forse è giusto così, quel tempo è finito per sempre e, che ci piaccia o no, è questo il tempo che stiamo vivendo, l'”oggi” è fatto di tanti “ieri” che si perdono per strada ed è sempre il “domani” che conta.
La mamma si è ricordata di quando lei e suo marito erano a Capo Nord e hanno telefonato per fargli gli auguri.
E io ho pensato a 4 anni fa quando non sono riuscita a tornare a casa per il suo compleanno..ì
Quest’anno ci sono, in un modo del tutto imprevisto ma ci sono.
A volte penso che a lui importi ben poco ma importa a me !
Buon Compleanno Valentino, ti voglio bene.
M@rco – 4/7/2013
Mia sorella mi prende bonariamente in giro per i messaggi quotidiani.
Buongiorno, Buona pappa, Pausa merenda più altri estemporanei, quando c’è qualcosa di particolare o solo perchè si può, con Marco è così.
Forse in altri momenti ho già detto anche questo, Marco è una costante, un legame con quello che resta del MIO mondo, un legame che non cambia da più di 7 anni.
E in questo periodo questo legame è più importante che mai, si contrappone all’assenza di molte cose, forzatamente messe da parte.
Mi aiuta a tenere i piedi ben saldi per terra, a pensare che, dopotutto, non tutto è cambiato, che io sono ancora io.
E di questi tempi non è affatto facile.
Grazie Tezò, ti voglio bene
Anna – 3/7/2013
Beh, Anna meriterebbe ben di più di un trafiletto mischiato ad altre cose.
Meriterebbe un post gigantesco come il suo cuore.
Anna è l’amica che da qualche parte tutti dovrebbero avere, quella che ti da’ se stessa, il suo aiuto, la sua casa, il suo amore.
Incondizionatamente, senza chiedere perché e sempre senza chiedere niente in cambio.
Quell’amica per cui tu faresti esattamente la stessa cosa e non sarebbe mai abbastanza, perchè è lei, e basta!
La persona che se ti abbraccia lo fa con tutta se stessa e se ti deve dire “stronza!” te lo dice in faccia e tu sai che ha ragione.
Anna… è Anna!
Ecco, ovviamente molte altre cose sono passate nella mente della logorroica grafomane che scrive qui.
Dovrei metterci dentro i messaggi di Klara che non si dimentica mai di me e che sento sempre vicina,
le telefonate, le mail, i commenti di Enrico, sempre ansioso di aiutare e di essere presente e a cui posso solo dire un grazie gigante.
Dovrei anche metterci dentro l’assenza di Walter che è letteralmente sparito, confermandomi quello che già sapevo, il che non significa che faccia meno male.
In qualche modo, forse anche un po’ noioso, ho supplito al mio bisogno di scrivere.
Beh, fino alla prossima volta, almeno…
e invece no..
oggi si è connesso, domani chissà
io non scompaio Luisa
mi polverizzo e aspetto di ricompormi saltuariamente..
scherzi a parte, super impegni di lavoro, connessione che … lassem stà
lavori da terzo mondo che ci hanno isolato dal resto d’italia,
persino una denuncia per impossibilità di intervento celere di mezzi di soccorso
(ambulanza, pompieri) che devono passare per Turbigo per arrivare da noi…
acqua razionata con tubi miseri, corrente che va e viene, fogna che è deviata in pozzi nei campi dato che non esiste più il raccordo,,,
ecco la vita continua ,,, spero non comprensione ..ma un sorriso per la vita a cui sono stato condannato…magari me la merito..
stasera proverò a connettermi … per il cellulare ..vedi altro …
e per i temporali … beh ..ci siamo 🙂
un bacione Luisa .. a presto.
In effetti è vero, tu non scompai.. o scompari.. o come cavolo si dice..
diciamo che impallidisci.. diventi un fantasma, figura eterea e quasi indefinita e si arriva al punto di chiedersi se ci sei mai stato davvero..
Devo ammettere che in mezzo al casino che è diventata la mia vita da un mese e mezzo ho pensato, a quanto pare sbagliando, che il resto del mondo si fosse cristallizzato nello status quo ante.. e mi scuso per questo
D’altra parte, non avendo indizi di sorta sul fatto che invece non è così, come avrei potuto pensare diversamente?
Sapere della poca possibilità di connessione non implica certamente sapere di sbalzi di corrente, acqua che c’è e non c’è (e maledettamente comprensibile la voglia di una bella doccia, visti i freschi..), fognature .. e ancora meno cellulare bruciato..
quanto ai temporali, a 300 e rotti km di distanza non ce n’è neanche l’ombra.. magari ..
(dalle mie parti si dice “col suto va ben anca ea tempesta”.. stavolta in senso letterale)
http://www.padovanet.it/dettaglio.jsp?id=10672#.UdyOWzucvTo
Ma porca zozza, le rogne devono sempre arrivare tutte insieme?
Adesso capisco cmq… e immagino e comprendo i disagi, il nervosismo, la frustrazione, la stanchezza, le incazzature, la voglia di mandare affanculo tutti e chi più ne ha più ne metta..
Avrei capito anche di più se avessi trovato il modo di farmi sapere qualcosa prima… anche se so che un “coraggio” e un pat pat sulla spalla non fanno stare meglio..
sicuramente mi sarei fatta meno domande.. adesso almeno so..
Quanto al sorriso beh.. ovvio che c’è 🙂
anche se un po’ amaro, visto che mi pare di capire che ancora i problemi sono lontani dall’essere risolti..
In attesa che il tuo mondo torni a sincronizzarsi col tutto il resto..
un bacio, Walter, a presto..