Voglia di scrivere

Voglia di scrivere.
Di mettere le parole che mi corrono in testa nero su bianco, di fermare l’attimo.

Voglia di andare via… di andare a Roma.
In questi giorni laggiù farà un caldo bestiale, l’asfalto che si scioglie sotto i piedi per le vecchie vie, ma l’aria di Roma, l’odore di quell’aria, è unica, non la respiri da nessun’altra parte.

Quell’aria è quello che, quando sono a Roma, mi fa sentire a casa, è quella che mi fa pensare a Roma come la mia seconda casa, da sempre.

Voglia di andare a Napoli a trovare Andrea.
Di andare a mangiare quella famosa pizza col cornicione ripieno, come abbiamo sempre detto di voler fare e non abbiamo mai fatto.

E mi stupisco se penso che non ho mai incontrato Andrea  e che non ci parlo ormai da molti mesi, come spesso succede con persone conosciute al pc, ci hai passato insieme tanto di quel tempo che le hai davanti e le conosci come se ..
dalle mie parti si dice che conosci una persona quando ci hai mangiato insieme pasta e fagioli.

Ecco, con Andrea era così, anche se non è mai stato così davvero.

Voglia di tornare ai 3 Salti.
Di pucciare i piedi nell’acqua fresca, in equilibrio sui sassi del greto del torrente e lasciarmi scorrere l’acqua adosso, come se quell’acqua potesse portarsi via tutti i pesi del mondo, lasciando solo pace.

Ho voglia di vedere un tramonto, in riva a quel fiume, di vedere passare gli aironi (e perchè no, anche gli aerei diretti alla Malpensa, fa tutto parte del pacchetto..), di sentire voci di uccelli invisibili che si preparano per la notte, di sentire l’aria sempre in movimento ma lieve, sottile, gentile come una carezza sul viso.

E restituire un sorriso, con la voglia di piangere e di ridere, la voglia di un abbraccio o di una mano da stringere.

Voglia di tornare a una serenità che quasi sembra un falso ricordo, un sogno mai realizzabile.

Voglia di dormire… e non svegliarsi più…