Il mondo non è bello

mondo“Il mondo non è così bello Luisa ..altrimenti tu non saresti li ..ed io ..sarei su Marte 🙂 ”

Cito te, è quello che mi hai detto in una delle ultime mail.

Ci sto pensando spesso a questa frase, non ti ho risposto a quella mail, non era poi necessario..

E già questo è strano, fino a un paio di mesi fa una tua mail sarebbe stato un regalo imprevisto, come una bambola nella calza della befana, come un cristallo che brilla al sole, come vedere la neve sulle montagne.. un sogno.

E invece ora mi fa quasi paura ricevere una tua mail..

Sto dicendo troppe cose insieme, come se i pensieri si affollassero tutti nella mia testa e spingessero per uscire tutti ammassati..
Cerco di mettere un po’ d’ordine, che è meglio..

Il mondo non è bello.. ma ne sei proprio sicuro ?
il mondo, la vita, ti apre strade che non penseresti mai di poter percorrere.

Guarda me, guarda dove sono..
Fino a pochi mesi fa dov’ero ?
E guarda come tutto questo è iniziato..

E’ cominciato con il dolore, quello che mi accompagna sempre, col senso di fallimento, di inutilità, con la voglia di finirla per sempre..
e’ continuato con i calci sui denti, i tentativi e i fallimenti..
e poi con la reazione, la voglia di sopravvivenza a tutti i costi, la forza trovata anche quando non c’era..

E la scommessa, prima vinta, poi persa, e poi giocata di nuovo..

E io adesso guardo questo mondo che ho intorno e sento che a modo mio, nel mio piccolo e forse insignificante modo, quella scommessa l’ho davvero vinta.

Il mondo non è bello ?

E’ meraviglioso !!
e meravigliosa è la sensazione che me lo sono guadagnato, passo per passo, mattone su mattone, la sensazione di essere la persona più ricca che esista, di essere la padrona di questo mondo che mi gira intorno.

Il mondo è bello, amore mio, e non sai come vorrei poterti far capire quanto…

Amore mio… mi sono trovata a pensare queste parole pensando a te e le ho assaporate come quando si assaggia un vino, come quando mangi un pezzetto di cioccolata e lo tieni in bocca, facendolo sciogliere poco a poco per sentirne tutto il gusto…

Quante volte nei miei pensieri ti ho chiamato amore mio..

E subito mi sgridavo da sola, pensando che stavo sbagliando, che non dovevo osare di chiamarti così, che non ne avevo il diritto.

E invece stasera ho capito, non una volta per tutte ma per questi pochi momenti in cui vale, che sei davvero l’amore mio.

Perchè tu sei il nome che do alla mia voglia di amare, al mio bisogno di amare.

Perchè si deve dare un volto all’amore, e un nome, e dei ricordi e delle sensazioni che lo facciano sentire vero, qualcosa che si può toccare…

E io ho preso te per rendere questo amore vero, e ti sto usando per renderlo reale, per sentirmi capace di amare..

E lo sono, oh si.. non sai neanche quanto..

Voglio dire un’ultima cosa, raccontare..
quando ero una bimba, 6 o 7 anni credo, i miei non navigavano nell’oro, avevano grossi problemi, da quello che mi ha raccontato poi mia madre..

E a Natale a casa mia non si usava fare grossi regali, solo piccole cose..

Ma per noi bimbe la festa vera era la Befana, quando arrivava il regalo vero, quello più importante.

Quell’anno, sempre da quello che raccontava la mamma, è stato uno dei più difficili ma mio papà lo stesso ha voluto, racimolando i soldi, fare un regalo vero alle sue figlie, per la Befana..

A me ha regalato una bambola, tutta mia, e me la ricordo ancora la sensazione di una cosa davvero mia e non ereditata da mia sorella più grande..

Era bionda quella bambola, non ricordo molto di più..

E quel pomeriggio me la sono portata nel portico sotto casa, e l’ho messa seduta sui gradini..

E poi chi lo sa, una bimba di 6 o 7 anni che gioca non tiene costantemente l’attenzione sulle cose… gioca..

E ad un certo punto la bambola non c’era più..

Neanche mi ricordo se me ne sono accorta subito o la sera a casa, so che era sparita..

Quando la mamma lo ha detto a papà lui era furioso..

E’ uscito di casa a cercare la mia bambola, ha guardato dappertutto ma non l’ha più trovata..

Io non ricordo quasi niente di quando ero una bambina, di quando lui c’era..

Ma dopo 50 anni il senso di colpa per aver perso di vista quella bambola c’è ancora..
e di averlo deluso così tanto..

per quello quando penso a una cosa bellissima, a un sogno, penso…
a una bambola bionda con la calza della Befana..

Che strano, bellissimo mondo che abbiamo intorno…

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