A volte mi guardo intorno in questa città che adesso ospita la mia vita e mi sembra di essere qui da sempre, come se la mia vita di prima fosse stata cancellata da un impietosa spugna.
Conosco i marciapiedi delle strade che faccio tutti i giorni, e le gobbe e le buche, le vetrine dei negozi e i tratti dove cadono le gocce di chi ha bagnato i fiori, il tratto dove incontro cani e padroni in passeggiata, i ritmi dei semafori e il momento giusto per passare.
A volte mi sembra di essere qui da un minuto, voci e parole estranee mi arrivano da chi incontro, il cielo è così strano e così grande che mi sembra ci voglia una vita intera per vederlo tutto.
Questa mia realtà è un’estranea conosciuta che si infila di prepotenza in mezzo a migliaia di altre realtà nei miei ricordi e scalcia e sgomita per avere il suo posto, non più provvisorio, temporaneo, ma fisso e reale.
E a volte ancora non ci credo di aver fatto tanta strada e la mente torna a posti e certezze che ormai non esistono più, sfumati come una goccia di inchiostro nel mare.
E nei 28 mesi da quando vivo qui sono tantissime le immagini che mi hanno colpito di questo mondo ancora nuovo e da scoprire.
Piccole cose, incontri casuali per la strada, immagini come fotogrammi fermati nell’attimo, che parlano di posti, gente, odori, suoni nel vento.
Nel tempo ho raccolto alcuni di questi attimi…