Ferragosto

E come ogni anno il Ferragosto è sinonimo, per me, di estate che sta finendo.

Si è vero, siamo ancora ad Agosto, ma ormai la sensazione è quella di una lenta discesa verso il prossimo autunno, lenta ma costante, fatta di piccole cose.

Le giornate già si sono accorciate, il caldo torrido è ormai passato, si tira fuori la copertina per la notte e il golf è sempre a portata di mano.

Mi ostino a dormire con la finestra aperta, e lo farò per quanto potrò, e l’aria del mattino è parecchio fresca, il termometro dice 17° e credo che difficilmente accenderò ancora il ventilatore se non per pochi momenti.

Ferragosto 2020.

Un anno fa con le mie colleghe di allora l’abbiamo passato al Cimitero do Prazeres e poi al parco das Necessidades, ho riletto ieri quello che ho scritto (qui).

Quest’anno troppe cose sono cambiate, non lavoro più con loro da febbraio, il lavoro è completamente diverso e in più da casa (grazie Covid).

E con una di quelle ex colleghe, Valentina, oggi ci siamo trovate per colazione alla nuova croissanterie aperta qui vicino e per salutarci, lei è in trasloco e fra una ventina di giorni tornerà in Italia, per lei l’avventura a Lisbona è finita.

Quanti amici ho perso in questi anni, così.

Prima rivedevo qualche foto che ho sparse nel pc e mi sono ritrovata a guardare quel gruppo di mille anni fa (solo 2, luglio 2018), alcuni sono ancora qui ma ci sentiamo raramente, altri se ne sono andati, chi tornato in Italia, chi a Praga o Londra o chissà dove.

Questo mio 5° Ferragosto a Lisbona ha un po’ il sapore della malinconia.
I miei ragazzi…

A volte vorrei poter tornare indietro ma so già che non sarebbe più lo stesso.

Lisbona mi ha dato tanto, in questi anni, in termini di amicizia, affetto, esperienza, conoscenza…
ma vivere in questo modo, da expats, ti toglie anche tanto e o impari a sopravvivere nonostante tutto quello che perdi e hai perso strada facendo, o non ce la fai, semplicemente.

A volte mi rendo conto di aver fatto crescere un bel callo grosso sul mio cuore, ormai la paura di dover perdere ancora gli affetti e le persone che mi sono vicine è diventata più forte del bisogno che avrei di loro.

Mi sono isolata sempre più, da tutto e tutti, vicini e lontani, e mi sento anche un po’ in colpa per questo, so che molte persone mi vogliono bene anche se lontanissime, so che non meritano di essere allontanate ancora di più.

Ma sono stanca, sono anni che perdo pezzi dappertutto, non ce la faccio più.

Che direzione triste ha preso questa giornata per me.

A Ferragosto si fa festa, si va al mare, si fanno le grigliate, le gite in montagna o i falò sulla spiaggia.
E si farà tutto questo, anche e soprattutto dopo questi mesi allucinanti in cui si poteva pensare solo a mantenere sana la pellaccia e a chi invece non c’è riuscito.

E alla Tapada das Necessidades o al Jardim da Estrela ci saranno famiglie con 2700 bambini a pranzare sui tavolini da pic nic, come un anno fa… magari con la mascherina.

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