Fatalità è quando succedono cose che non ti aspetti, che neanche ti sogni, che non potresti neanche immaginare.
Parcheggi per fare una telefonata, all’ombra di un albero sul ciglio della strada, visto che fa caldo.
Fai il numero, senti suonare e aspetti la risposta.
Tutto in un colpo, senza nessun preavviso, una folata d’aria, un turbine che solleva polvere dovunque e muove freneticamente le foglie.
E senti un rumore come quello di una noce quando la schiacci: crack.
E l’albero, dolcemente, come senza peso, si adagia sulla tua macchina.
E tu stai lì, col telefono in mano che continua a suonare, a guardarti intorno e da dentro la macchina vedi solo foglie.
Dappertutto foglie.
Solo dopo qualche secondo realizzi, scendi, guardi…
Cavolo, ho la macchina sotto a un albero.
Poi tutto si muove velocemente, chiami tuo figlio che sta a 200 m., chiami il 115 e spieghi: venite a tirare fuori la mia macchina da sotto l’albero ?
Arrivano i proprietari della casa, arriva tuo figlio, arrivano i pompieri, sfilano semplicemente la macchina da sotto il mucchio di fronde e la cosa finisce lì, senza danni, senza nessuna conseguenza.
Solo una fatalità.
Ma.. ma…
In questo periodo di m.. pensi di tutto, compreso un grazie all’angelo che non ha permesso all’albero di schiacciarti.