E 40 anni dopo

Sembra un periodo prolifico, questo, la mia voglia di scrivere spunta fuori ad ogni piccolo spunto, come in una vecchia casa diroccata, coi muri fessurati, in cui da ogni crepa trasudano ricordi e cose da raccontare.

E sono tante, ormai, le cose che mi sono lasciata alle spalle e di cui potrei parlare.

Soprattutto in questo mese dell’anno, ho guardato un po’ nell’archivio di questo blog (che di anni ne ha più di 10), in Agosto a quanto pare sono ispirata, chissà come mai.

Come ho già scritto negli anni scorsi (qui per esempio, o qui), Agosto è sempre stato un mese denso di cose nella mia vita, buone e meno buone, e porca miseria, come sono vecchia, quanto lunga e piena è stata la mia vita.

E sono passati 40 anni tondi tondi da quell’agosto 1979 in cui la mia vita è cambiata in modo radicale, fondamentale, con quel giro d’Italia fatto con la mia amica di sempre, Leo, sulla mia vecchia Dyane azzurra con scritto Luisa sul portellone del bagagliaio.

In quel pazzo viaggio abbiamo tenuto una specie di diario (altrimenti non mi ricorderei un decimo di quello che è successo in quei giorni) e quel diario è stato fotocopiato e poi scannerizzato, negli anni successivi, per cui esiste ancora, in qualche modo, non solo nei nostri ricordi.

La cosa che mi sembra sempre strana, col senno di poi, è che non abbiamo pensato di fare foto in quel viaggio, adesso che si fotografa qualunque cosa (lo so che mi sto ripetendo).

Sono rimaste quelle pagine, scritte male e a volte difficili da decifrare, dove si intravvede qualche cartolina aggiunta qui e là, una settantina di immagini che mostrano quello che ero (o meglio eravamo) a 22 anni.

Piccola curiosità: cercavo un’immagine di Agosto 1979 e ho trovato che in quei giorni, se non proprio quel 13 agosto, nel mondo sono successe un sacco di cose.

Dall’ultimo concerto dei Led Zeppelin al rapimento di De André e Dori Ghezzi, dagli attentati dell’IRA in Irlanda (coi video degli U2) al crollo di una diga in India con migliaia di morti, dalla prima fuga dal carcere dell’Asinara al primo campeggio gay in Italia, fino all’uscita di Apocalypse Now.

E ovviamente la crisi energetica del ’79, di cui ci siamo accorte per la penuria di benzina durante il nostro viaggio.

Inutile dire che in quel periodo non ne sapevo praticamente niente e me ne sarebbe fregato ancora meno.

Avevo 22 anni ed ero perfino più scema di adesso 😀

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