Serate movimentate le ultime due, per me che non faccio mai niente e non vado da nessuna parte.
Magari sbaglio ma dai, alla mia età dove caxx vuoi che vada…
ma ogni tanto… 😀
Due cene consecutive con i vecchi amici, la prima, e coi colleghi di lavoro, la seconda.
Dai, vado con ordine.
Venerdì sera cena all’indiano – Shree Ram a Saldanha – per l’occasione che Simone è tornato a Lisbona per qualche giorno di ferie.
Simone vive a Cork già da un paio d’anni ma la nostalgia di Lisbona non lo ha mai abbandonato e appena può viene qui anche per ritrovare i vecchi amici, fra cui anche me.
Simone, Daria, Marco, Franceschina con Pedro, un paio di amici di Simo, come sempre hanno trovato un posto vegetariano/vegano per Daria, fra amici si fa, no?
Bella serata, penso che la mia esperienza di cucina indiana sia già finita, ok ci ho provato e adesso sono a posto.
Troppo piccante, troppe spezie, troppo cumino, si è ripresentato tutto per tutta la notte, no grazie, già dato.
Ma a parte il cibo è stato bello rivedere i miei ragazzi, ogni volta però sento di più la mancanza di chi se n’è andato, guardandoli mi sembrava di vedere Eli e Valentina sullo sfondo, di sentire le battute di Gabriele, la voce di Jacopo o Roberta.
Sto esagerando?
Magari sì, è vero, ma mi mancano sempre di più.
E poi ieri sera, la cena di “addio” a Nicoletta che se n’è andata dal nostro Team, pur restando in Insulet, ma nella “dark side” come la chiamava lei per prima (giusto per far capire, prima era la nostra supervisor in TP, adesso è stata assunta direttamente da Insulet e farà altro, sempre restando nello stesso stabile)
Ed è stato davvero molto carino, bello conoscere e riconoscere i colleghi che lavorano in remoto, bello trovare quelli che sono in ufficio ma in un’altra veste, bello vedere Nicoletta che si è commossa per i regali e il biglietto, bello lasciarsi andare, per una volta.
Cena al messicano stavolta – Las Ficheras a Cais do Sodré – altra prima volta per me ma magari non l’ultima, è vero, ho sbagliato ad ordinare e ho preso le enchiladas, insomma volevo evitare il piccante e ci sono cascata in pieno.
Ma almeno non è stato come sentirsi un bue nello stomaco per tutta la notte, anzi, molto tranquillo, magari è merito dei due shortini di tequila che ho buttato giù (con sale e limone ovviamente) senza sentirne poi un grande effetto.
Perlomeno da come sembrava a me, magari da fuori sembravo sbronza, chiederò 😀
E a questo proposito, senza nulla togliere alle due serate, stamattina la cigliegina sulla torta.
“nun pòi capì quanto ho bevuto ieri sera” è quello che mi ha detto la mia coinquilina oggi quando l’ho vista in cucina, con la faccia stravolta che camminava come una sonnambula alle 2 del pomeriggio.
“quattro o cinque birre, poi due di quelli e tre di quegli altri, sono anche caduta per terra in autobus…” e poi “quando sono tornata a casa (alle 4 di mattina) sono crollata sul letto e ho dormito vestita così com’ero, neanche i gatti sono venuti a dormire con me stanotte”
Io non ho mai capito e continuerò a non capire perchè si beve fino a quel punto, fino a perdere la coscienza di se stessi e la dignità di esseri umani, fino a trattarsi come spazzatura, e soprattutto arrivare all’idiozia pura di vantarsene.
Come si fa?
Arrivare a 40 anni (come è lei) e non vedere il limite, non capire… so che non è certo l’unica, ci mancherebbe, ma io ne ho viste troppe di cose causate dal bere, nella mia vita, e proprio non lo capisco.
Ieri sera ho bevuto anch’io.
E un po’ anche l’altra sera, ma meno 🙂
Un paio di imperial e quei due shortini, e per me è davvero tanto, ma nel momento in cui cominciavo a sentirmi un po’ instabile (e in effetti si e no mi girava la testa) ho detto stop.
Mi dispiace che sia questo che mi viene in mente raccontando le mie ultime due sere, ma oggi quando ho visto Sandra mi ha fatto davvero venire la nausea.
In un certo senso mi ha rovinato la bella sensazione che mi portavo da ieri sera, anche se poi mi dico che non è un mio problema, che per fortuna queste cose me le sono lasciate alle spalle.
Alla prossima 🙂