Restare in gioco

Come è difficile restare in gioco, andare avanti un giorno dopo l’altro e dopo l’altro, che senso ha?

Il mondo mi ricatta, mi sento dire: siamo preoccupati per te, e dovunque mi giro ho muri contro cui sbattere la testa.

Sapendo bene che è inutile, che non serve a niente.

Non ci credo, non più.

Vorrei essere capace di vedere meno me stessa, di smettere di chiedere, vorrei solo serenamente, tranquillamente andarmene.

Ma devo sempre pensare a mia madre, che arranca coi suoi quasi 90 anni, devo sempre ricordare a me stessa che un motivo c’è, ci deve essere.

Anche se davvero non riesco a vederlo.

Mio figlio se ne frega.

Mia sorella fa quello che può ma i limiti che mette sono sempre più stretti, come se stesse cambiando idea.

Chi altro ho…

Oh, si, molte persone che mi vogliono bene ma ognuno ha la sua vita e i suoi problemi… ed è giusto così.
L’unica cosa non giusta, l’unica nota stonata, sono io…

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