Quindici Novembre

2020

Anche questo inverno di quest’anno di merda non è uguale agli altri, oggi è il 15 novembre non sembra inverno.

Almeno nel modo in cui io ricordo l’inverno.

Non sarà sicuramente la prima volta che lo scrivo, Novembre per me è sinonimo di freddo, nebbia, riscaldamento acceso e magari voglia di qualcosa di caldo da mangiare.

Non dico che qui sia estate ma ci sono 22° e c’è il sole, la gente per strada (la poca che c’è) ha maglie leggere quando non sta addirittura in maniche corte.

E’ quest’anno che è strano oppure qui è sempre così?

La mia memoria degli ultimi anni si fa confusa, quello che mi viene in mente solo adesso è quel giorno a metà novembre quando siamo andati a pescare a Santo Amaro con Luca e si stava in maniche corte, è stato 4 anni fa.

Mi sembra una vita.

Forse allora non è questa la cosa strana, forse mi confonde il senso di attesa, di sospensione, di questo 15 novembre.

Perchè nella pseudo normalità non c’è quasi niente di normale.

Ieri pomeriggio sono uscita per fare la spesa, pensando che anche col coprifuoco che è scattato alle 13 ci fossero almeno i negozi di alimentari aperti.

Invece no, tutto chiuso e sbarrato, strade deserte tranne qualche raro passante che chissà quale motivo arcano poteva avere per essere in giro.

Qui la serrata non è totale come durante il lockdown della scorsa primavera, ma è come se lo fosse.

Come dicevo strade deserte, il rumore delle rarissime macchine sulla strada principale si sente lontano un km, ci sono le luminarie di Natale (spente) e le vetrine dei negozi addobbate, ma sembra una presa in giro.

Come fai a pensare Buon Natale se ti guardi intorno di sabato pomeriggio e vedi.. quello che si vede nelle foto.

E chi sta in strada ha ovviamente l’immancabile e tassativa mascherina.

A volte penso che voglio svegliarmi da questo sogno, non mi piace e sta durando un po’ troppo, ma sono sveglia, lo siamo tutti.

E il peggiore incubo che puoi vedere in un film, quelli con sangue e macelli ad ogni angolo, non è niente in confronto a questo stillicidio di giorni che si susseguono uno dopo l’altro senza che si intravveda una soluzione.

Giorni, che sono diventati settimane e poi mesi.

Quando finirà?

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2 commenti

  1. 15 novembre …
    venerdì 13 (casualità) una mia collega di Como ha fatto il Tampone rapido ..risultato ..Coronavirus a 1000
    e lei pensava a un’influenza …
    A casa di corsa .. noi tutti fuori per la sanificazioen degli ambienti ..e poi ricominciare quello che per me non ha mai smesso di esistere … ferie zero ..qualche giorno a Ottobre ..giusto per castagne e funghi ..
    il resto solo lavoro e assistenza ai disperati ..che siano anziani o senza soldi sempre disperati sono.

    Chissa se vedrò la fine … o meglio ..chissà se il mondo avrà imparato qualcosa … in attesa degli altrii 6 flagelli …

    Unica nota degna di nota …
    Mio figlio maggiore si è sposato … il 7 novembre ..
    Matrimonio da ricordare …
    eravamo in 6 …
    moglie, figlio minore (testimone) ed io …
    Lei (Анна) e la testimone … della repubblica Calmucchia

    Anna ..tradotto è nata Russa, diventa Ucraina ed ora senza patria in quanto la Repubblica popolare di Doneck o RPD
    https://it.wikipedia.org/wiki/Repubblica_Popolare_di_Doneck
    è terra occupata e non può entraci ne rivedere sua madre.

    La testimone, nome impronunciabile, caratteri Mongoli,
    sposata in Italia con il marito italiano in russia a imparare la lingua
    e lei qui a imparare l’italiano .. (entrambi giovani e studenti)
    lei è buddista 🙂
    altre info interessanti qui:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Calmucchia

    Assenti e per noi sconosciut, mai visti neanche in video …
    Il padre di Анна, lavora nell’esercito e si occupa di detenuti
    Non puo uscire !!!
    La madre di Анна, dottoressa in ospedale a Doneck
    Se esce, perde ogni diritto, incluso la casa.

    La fotografa, bella donna anche lei ..rigorosamente russa,
    si occupa di foto d’arte e pubblica su riviste del settore.
    Ingaggiata da Anna via instagram 🙂

    Durante la cerimonia in comune, il sindaco e l’assessore erano a disagio …
    leggevano i commi della legge italiana …e a parte mio figlio che capiva …
    il resto scena muta … infatti continuavano a dire ..ma lei capisce ???
    ma alla fine ..sposi …

    Pranzo in casa .. cucina volante, e pomeriggio insieme … (in casa)
    no viaggio di nozze, no altri svaghi …insomma l’essere in zona rossa
    ti toglie ogni possibilità.

    Adesso sono tutti e due in Svizzera, Anna non è cittadina Italiana (lo sarà fra 3 anni) e se chiede la residenza in Svizzera, si becca l’AVS obbligatoria (spese sanitarie) di circa 300 euro mese, in più deve finire il corso di italiano a Milano, in più deve chiedere il ricongiungimento temporaneo in Svizzera, in più il 21 novembre le scade il permesso di soggiorno, ed è un casino…. mio figlio risiede in Svizzera … ha la casa in italia ..ma Anna non può richiedere un ricongiungimento in Italia…
    Inomma ..siamo all’inizio …ma come si suol dire … Viva gli sposi !!!

  2. Come al solito mi fai vedere che rispetto a quello che vivo io c’è sempre molto molto di peggio, mi fai quasi vergognare di stare qui a lamentarmi sempre di ogni piccola cosa.
    Mi piacerebbe davvero se scrivessi anche tu qualche post, hai di sicuro più cose da raccontare di me.

    Auguri, viva gli sposi, e tutta la tiritera che c’è di solito dopo, anche se in questo caso mamma mia…
    davvero in bocca al lupo, a tutti e due e alle famiglie che ci stanno dietro (compresa la tua).

    E per il Covid e la tua collega.. purtroppo sembra diventata una cosa comune quasi come prendersi un raffreddore.
    Qui ci gira intorno come le api sui fiori, un giorno qui, un altro lì, un giorno un collega, un altro un amico, quello dopo la mamma o lo zio della coinquilina…
    L’azienda che riapre e poi richiude, tutti in quarantena…
    Ci sentiamo Mr. W un bacio

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