Quando bussa alla tua porta

Quando lei bussa alla tua porta sono tanti i pensieri che passano per la tua testa.

Non importa se è vicina o lontana, se chi se n’è andato era qualcuno che era parte integrante della tua vita o solo qualcuno di passaggio, di tanto in tanto.

In questa giornata sono state molte le sensazioni che, nel passare delle ore, ho provato.

Il pensiero a chi se n’è andato, a Gino, il papà di Alice, un buon uomo, generoso, pronto allo scherzo.

Innamorato del nipote che avevamo in comune, le volte che l’ho visto negli anni era sempre a giocare con lui, tornava bambino con lui, era uno spettacolo.

La malattia lo ha consumato in poco tempo, relativamente, lo ha fatto soffrire, ma adesso finalmente è in pace.

E uno dei pensieri è stato che la morte fa più male a chi resta che a chi la subisce, sentire mio figlio piangere al telefono stamattina mi ha spezzato il cuore e mi sono trovata anch’io a piangere, lungo le ore della giornata, pur da lontano, con lui e per lui.

E ho pensato a mio nipote di 10 anni che per la prima volta nella sua vita ha a che fare con lei.

Quando un nonno se ne va lascia un buco difficile da riempire, specie per un bambino.

Io ero adulta quando se n’è andato mio nonno e il buco c’è ancora, mi viene un groppo in gola a pensare al mio cucciolo che sta male dello stesso dolore, senza poter capire ancora, senza trovare consolazione per quell’assenza.

E il pensiero è volato a quando ero io bambina e ad andarsene era stato mio padre.

Ai pochi ricordi, quasi nessuno, che ho di lui, ma a quel ricordo indelebile che mi è rimasto, quando mia mamma mi ha sollevato vicino a lui, nella sua camera ardente, dicendo “da’ un ultimo bacio a papà”, e alla sensazione di gelo sulle labbra che sento ancora, dopo più di 50 anni.

E ho pregato dentro di me, dicendo a mio figlio nella mia mente “non fateglielo vedere, non portatelo dal nonno per quell’ultimo bacio, vi prego”.

Perché gli restino solo ricordi felici del nonno Gino.

Quest’anno la nera signora ha avuto parecchio da fare, ha bussato a molte porte, ma ha trovato anche il tempo per Gino, come per Piter un paio di settimane fa, per molti, troppi…

Buon viaggio nonno Gino.

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