Sono passati tanti anni.. il mio cervello bacato ha perso mille cose per strada ma questa è una che non scorderò mai.
Era primavera credo, non era caldo ma neanche freddo, una giornata di sole. Con mia madre, io ragazzina e mia sorella più grande siamo andate a casa dei nonni..
Non so mia madre cosa disse a mio nonno quel giorno, ma non gli disse la verità, voleva fargli una sopresa.
Lui era già anziano, io coi miei occhi di adolescente lo vedevo vecchissimo, e in macchina dal sedile dietro io e mia sorella ridacchiavamo all’idea del regalo che gli stavamo facendo…
Lui era stato un “Ragazzo del ’99” e il posto più lontano da casa in cui era stato erano le montagne dove aveva combattuto nella prima guerra mondiale.. e non aveva mai visto il mare.
Mi ricordo che man mano che ci avvicinavamo aveva smesso di parlare.. spesso si era detto che un giorno o l’altro lo avremmo portato al mare per cui credo che ad un certo punto gli fosse venuto il sospetto…
Quando siamo arrivati vicino a una spiaggia deserta noi siamo scese dalla macchina, lui ha aperto la portiera ed è rimasto lì, senza il coraggio di muoversi.
E quando ha trovato quel coraggio è rimasto in piedi, immobile, con negli occhi una meraviglia talmente grande da impedirgli di emettere un suono.
I suoi occhi… adesso sarebbe facile fare qualche fotografia, un cellulare e via… ma davanti a me io vedo i suoi occhi meravigliati come se li vedessi qui ora… talmente pieni di quello che vedeva che il mare gli traboccava in lacrime..
Mio nonno era un bravuomo, quasi analfabeta, vita dura, lavoro nei campi e schiena spezzata… credo che il più bel regalo che nella sua vecchiaia abbia ricevuto fosse proprio quel mare.
Ricordo questo ora pensando a un’altra vecchia signora che non aveva mai visto il mare.. finchè suo nipote non ce l’ha portata.
Questa vecchia signora ora se n’è andata… e anche se io non l’ho mai conosciuta, per lei mi piace ritornare a questo mio ricordo.. di occhi pieni di mare fino a traboccare…
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