
.. di solito il periodo che mi piace meno dell’anno (non dico “odio” per non esagerare) e invece quest’anno è stato un regalo.
Di quelli che porta il vecchio signore grasso vestito di rosso, con la barba e i capelli bianchi, hai presente?
e il regalo è iniziato il 19 dicembre, con un volo TAP.
Avevo accennato che mi sono presa qualche giorno di ferie per Natale, tanto veniva di mercoledì e avrei avuto il giorno off in ogni caso (come d’altra parte sarà domani, Capodanno) e già ad ottobre ho richiesto il volo annuale a TP, il che coi prezzi dei voli di questo periodo è stata una bella pensata, sono allucinanti.
Solo una settimana, pochi giorni e tante cose da fare, ma è stato bello, stavolta mi sono davvero goduta il Natale, una volta tanto.

Arrivata a Bologna il 19 sera, ritirata la macchina, non quella che avevo chiesto, peccato, una stronza Ypsilon che fra tutte le macchine che ho mai noleggiato è quella che mi piace meno.
Sono passata da un mezzo SUV (la C4 automatica full optional) a una carrettina senza navigatore, che non leggeva la musica dalla USB Key, che faticava in salita in seconda per salire a casa di Vale, ma vabbè, 4 ruote e un motore li aveva, andata bene anche così dopotutto.
Parentesi:
per la macchina ho fatto una furbata, l’avevo prenotata all’inizio di novembre a 151€ di una settimana, per curiosità ho guardato su Rentalcars qualche giorno prima di partire e ho trovato la stessa macchina – stessa agenzia – a 110€… e così ho disdetto la prima prenotazione e ne ho fatta un’altra risparmiando 40€
Chiusa parentesi!
La sera del 19 alle 8 o poco più ero a casa di mia sorella.

Il giorno dopo, venerdì 20 dicembre, sono partita per Padova, sono passata a prendere la Leo e poi via verso casa di Vale dove avevamo prenotato in una trattoria sui colli vicentini per una cena con la Lella e Maurizio.
Cena tranquilla, mangiato come dei porci (e portato via buona parte della gigantesca grigliata per il giorno dopo), ho riaccompagnato la Leo a Padova e siamo andate a fare un giro in centro, a vedere la mia città con le luci di Natale.
Ho fatto un po’ di foto (vedi galleria), sono riuscita a cadere come un pero e a sbattere un ginocchio, freddo al limite dell’accettabile (non ci sono più abituata), riaccompagnato Leo a casa e su da Vale.
Sabato 21 dicembre (e anche la domenica) Valentino aveva un mercatino a Vicenza per cui è partito prestissimo, io mi sono alzata con calma e sono tornata a Padova dalla Leo, giro in Prato della Valle, speso un po’ di soldi, pranzo a casa sua e poi sono tornata a casa di Vale (previa sosta in supermercato) per fargli la solita scorta di ragù.
Cena con Vale e gli “avanzi” della sera prima, buonanotte suonatori (ero un po’ cotta in effetti).

Domenica 21 dedicata a Cetta e famiglia, pranzo da Miki con Cetta ma prima cimitero da Anna… forse solo allora ho realizzato che Anna se n’è davvero andata e sì, ha lasciato un bel vuoto nella vita di Cetta, difficile da riempire.
Abbiamo parlato di lei e delle novità di quella turbolenta famiglia, di Miki e Marco che si sono separati, delle bimbe che crescono, delle rogne e malattie che imperversano su tutti… una bella giornata nonostante gli argomenti, come sempre ritrovare il loro affetto mi ha scaldato il cuore.
Mi mancano un casino!
Poi verso sera via di corsa a prendere mio nipote, ordinata una pizza, via di corsa a casa di Vale e poi via di corsa a prendere le pizze, poi di nuovo di corsa a casa aspettando che Valentino tornasse, poi via di corsa a riaccompagnare Lion a casa sua… che cavolo avevo il fiatone 😀
Lunedì 23 era la volta del sushi, quello che non possiamo perdere ogni volta che vado da mio figlio (mio nipote va matto) per cui la mattina sono passata a prenderlo e via a Vicenza dove c’è l’unico All-you-can-eat a buffet rimasto in zona (che sappiamo noi, almeno) e ovviamente, di nuovo, ci siamo strafogati.
In effetti in quei giorni è la cosa che ho fatto di più, mangiare, oltre a guidare ovviamente 🙂
E dopo mangiato via di nuovo verso Massa e casa di mia sorella, tanto per non perdere la mano.
Devo dire che non mi dispiace, guidare intendo, anzi mi manca molto non avere la macchina qui a Lisbona, magari chissà, dipende da come andranno le cose, se davvero dovessi lasciare questa casa e trovassi un posto fuori città, magari, se… se… potrei prendermi una macchinina, no?

La vigilia di Natale è una specie di limbo, ricordo solo che ho dato una mano a mia sorella a cucinare, per la sera e per il giorno dopo, e la cena con mio nipote Alessandro e la sua compagna, tipica cena di pesce della Vigilia, fatta di cappellacci col ripieno di pesce e radicchio e sughetto con gamberi e polpo, baccalà con la ricetta di famiglia (detta fra noi “dello zio Carletto”), polenta e verdure, Magica al cioccolato di dessert… altra abbuffata che mi mancava 😀
Fino ad arrivare al Giorno, 25 dicembre, con altrettanta abbuffata a cui hanno partecipato mio figlio e mio nipote, di nuovo Alessandro (senza compagna), oltre a me, mia sorella e mio cognato.

Pranzo di Natale in famiglia??
Esatto!!
Con i suoi bravi antipastini, una pasta al forno monumentale (spazzolata via), brasato col purè, verdure al forno, zuccotto crema/cioccolata fatto col pandoro.
Pensavo di scoppiare!!
Bello, bella giornata, bello stare con le persone che amo, meno bello salutare mio figlio e mio nipote quando verso sera sono tornati a casa, adesso non so fra quanto li rivedrò, forse Vale a Maggio, altrimenti sarà a settembre… sono lunghi 9 mesi.
La storia finisce il 26 dicembre, pranzo coi miei e poi valigia pronta e via verso l’aeroporto, volo, alle 9 o poco dopo ero a casa.
Un bel Natale quest’anno, che ormai sta finendo, che compensa questa vigilia di Capodanno che sarà come molte altre, un giorno di lavoro come tanti (con la differenza dei botti che sicuramente accompagneranno la mia serata).
E da domani tutto ricomincia, nuovo anno, nuove speranze (neanche molte in effetti), nuovi numeri nel calendario… e un anno di più, un altro anno di più.
Buon 2025.
P.S. le foto fatte in quei giorni sono qui.