…quando ci si diverte.
Eh già, passa, passa, il mese di novembre è passato in un lampo e siamo già a dicembre, vedrai che in un soffio mi troverò qui a scrivere Buon Natale, Buon Anno e tutto quello che segue.
Eppure, novembre non è stato poi “vuoto” come altri mesi, sono andata ad Almada un paio di volte, un giorno a Porto (per il compleanno di Leone), è arrivato un altro e più consistente voucher, mi sono presa il tablet nuovo, la trapunta per il letto, il vestito per andare in Italia a fine anno, insomma, un pochino di movimento c’è stato.
Per la trapunta e il vestito ho usato quei 2 voucher di cui avevo parlato a inizio ottobre, li ho tenuti lì al caldo per un po’ e poi ho deciso che, visto che la notte cominciava a fare fresco, invece di aggiungere coperte su coperte alla trapuntina di TP che uso da ormai 9 anni, era ora di prendere qualcosa di buono davvero.
Peccato che senza rendermene conto ho preso un piumino, di quelli con le piume d’oca dentro, solo che non me ne sono accorta subito e non avrei più potuto darlo indietro.
Odio i piumini, odio l’idea di come levano le piume a quelle povere bestie, odio anche (più banalmente) trovarmi piumette che escono qui e là, non spessissimo ma escono.
E sinceramente non è che si dorma poi così bene, tiene un caldo pazzesco per cui passo la notte a scoprirmi, avere freddo, coprirmi, sudare e ricominciare tutto da capo.
Nota che dormo con la finestra aperta… ma siamo a Lisbona, non a Reykjavík!!
Magari trovo da venderla :-/
Il vestito è carino, lungo, stile quelli che ho preso l’estate scorsa, mi piace e mi piaccio così.
Porto.
Beh, tornare a Porto era una cosa che volevo fare da un po’, ci ero stata per il mio compleanno del 2020 – subito prima del covid e di tutto il resto – e qualcuno ha fatto cadere la calamita che era sul frigo, quella che avevo preso allora, di quelle simil-ceramica, che si è spezzata a metà.
Per cui dovevo tornarci, no?
Mi sono presa un paio di giorni come al solito con la scusa del compleanno di Leone e dalla sera alla mattina, così, mi sono detta: vuoi stare quattro giorni chiusa in casa?
Vediamo un po’ quanto costa il treno.
Detto fatto, presi i biglietti online e il 19 sono andata.
Guarda caso proprio il giorno in cui a casa sono arrivati i disinfestatori (avevo scritto da qualche parte che avevamo gli scarafaggi in cucina? Mi pare di sì), per cui mi sono anche risparmiata la rottura di @@ di pulizie e tutto il resto.
Giuro! Non ho fatto apposta, li aspettavamo da una settimana senza sapere quando sarebbero venuti… ma mica mi dispiace poi tanto, che facciano pure le due ragazze che stanno con me, hanno sicuramente più fiato della sottoscritta.
Comunque, almeno per ora gli scarafaggi sembrano spariti, tremo già all’idea di cosa verrà fuori a primavera, fra quelli e pulci o qualunque cosa siano le bestiacce che avevamo l’estate scorsa.
Voglio morire (a scopo preventivo).
Sono anche stata al nuovo ufficio, hanno spostato il mio progetto dall’Open al Tejo (due delle varie sedi di TP, per chi non sapesse di cosa parlo), che è a 2 passi dalla stazione di Oriente e dal Vasco da Gama.
Bello, anonimo, dispersivo, tutto vetro e cemento, ma dopotutto bello.
Ci ho messo un po’ a trovarlo, nessun cartello, nessuna indicazione, magari li metteranno visto che TP ci sta dentro da meno di un mese, spero di sì, c’è parecchia aria di rivoluzione in TP in questo periodo, vedremo.
Ho resistito solo le prime 4 ore poi nel lunch time sono tornata a casa, si sta meglio a lavorare da casa, fidati!
E poi il tablet.
Diciamo che non è che dopotutto ne avessi così bisogno, diciamo però anche che quello “vecchio” cominciava ad arrancare un po’, non più spazio per installare app, solo 4 GB di RAM (che se erano adeguati quando l’ho comprato, adesso sono davvero pochini).
E poi dovevo (assolutamente per forza, pensa te che sacrifici mi tocca fare) spendere quel nuovo voucher.
E potendolo fare solo al Colombo o al Vasco, cosa mi prendevo?
Un frigo? Un nuovo microonde che poi avrebbero comunque usato tutti?
Un anticipo sulla bara?
Volevo (e voglio tutt’ora, mica sono finiti i soldi nel voucher) prendere qualcosa per me, qualcosa che non mi sarei sognata di prendermi solo col mio piccolo stipendio.
Per cui nuovo tablet e poi vedremo, qualche regalino di Natale – piccolo che ci stia in valigia – il resto per fare la spesa nel prossimo mese.
Il tablet è carino, marca mai sentita prima – Blackview – un sacco di spazio e di RAM, costo accettabile, e magari recupero qualcosa vendendo quello vecchio che è comunque come nuovo.
…
Beh, per essere un mese senza cose degne di nota ce ne sono state dentro a questo novembre, direi.
Adesso siamo a dicembre, per ora poco da fare al lavoro (ecco perché sono qui a scrivere in orario di lavoro), ma arriverà, anche troppo.
Il periodo natalizio è sempre allucinante, non credo che farà eccezione quest’anno.
Però mi sono presa una settimana di ferie per Natale, parto il 19/12 e torno il 26/12, vado in Italia e passerò Natale da mia sorella con mio figlio e mio nipote.
Cosa posso chiedere di più?
Di andare in pensione, ma a quello ci penseremo nei prossimi mesi.