My son’s birthday

Ci sono molte cose che mi vengono in mente in questo giorno, come nei giorni scorsi.

Ripenso a quante volte ormai sono stata lontana nel giorno del compleanno di mio figlio.

Ripenso a quando ero a Milano e mi sentivo come se fossi stata dall’altra parte del mondo, quei 250 km erano una barriera insuperabile per me, allora, quasi come adesso che i km sono 10 volte tanti.

Ripenso agli anni indietro, ai pranzi in giardino, alle torte di compleanno che man mano erano passate da una piccola foresta di candeline ad una sola col numero degli anni.

Da quanto non succede più che io faccia una torta di compleanno a mio figlio?

E via via indietro, ripenso a quel 3 luglio dell’86 quando, con un pancione gigantesco e i piedi gonfi come palle, sono andata in ospedale per una visita di controllo

In 24 ore di follia lui era nato – 4 luglio 1986 ore 9:20 – e non so se già l’ho scritto qui da qualche parte, quando al risveglio dall’anestesia del cesareo me l’hanno fatto vedere io ho detto ok, tenetevelo!

Cosa sarebbe stata la mia vita senza quel fagottino frignante, con sottilissimi capelli e occhi neri, che ho portato a casa un paio di giorni dopo?

Cosa sarebbe la mia vita senza di te, Vale?
Tu sei il motivo per cui sono nata ed esisto, niente altro è più importante di te.

E così rieccomi qui, un altro 4 luglio a scrivere di lui, con la voglia di rendere speciale questo giorno, nonostante la distanza e gli anni passati.

Come ogni anno mi sono presa qualche giorno di ferie, anche sapendo bene, soprattutto quest’anno, di non poter essere con lui.

Solo 2 giorni per prendere le distanze dal quotidiano, 2 giorni in cui non farò niente di speciale, anche se ci avevo provato.

Qualche giorno fa parlando con Claire (una collega) le avevo detto che non sarei stata al lavoro, senza specificare il motivo:

[Tuesday 08:38] Luisa
I will have my 2 days break next week… I’m really tired
​[Tuesday 08:40] Claire
Do you have plans?
[Tuesday 08:41] Luisa
just cut my hairs… and relax

Ah come avrei voluto dirle che sognavo di prendere un aereo per tornare a rivedere il mio ragazzo.
Probabilmente lei avrebbe capito bene, ha sua figlia a casa in Irlanda.

So che non sono l’unica ad essere lontana dalle persone a cui voglio bene ma saperlo non aiuta un granché.

Ok, voglio evitare di continuare a ripetere le stesse cose, solo raccogliere qualche briciola dei tanti anni passati da quando Vale è nella mia vita.

Buon Compleanno Vale, ti voglio un mondo di bene.

mamma

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