Mi mancherà

Visto il discorso di ieri e la possibilità di andarmene da qui, oggi vedo questa città con occhi un po’ diversi.

Stamattina sono andata fino al Centro Commerciale qui vicino a prendere un paio di cose e guardandomi attorno per queste strade che sono la mia casa da più di otto anni mi sono resa conto che Lisbona mi mancherà.

Sarà stata la domenica di agosto, la piazza era quasi deserta.

La gente in giro seduta pigramente alla Padaria, il supermercato quasi vuoto, i semafori che passavano dal verde al rosso e viceversa con una o due macchine che passavano, vedere il 735 e il 767 quasi vuoti, il 755 che passava dritto alla fermata…

Mi mancherà questa città con le sue larghe strade, i viali spesso fiancheggiati di alberi da frutto, aranci, mandarini, mele cotogne, i Jacaranda nella piazza, palme e pini marittimi, i marciapiedi rivestiti di cubetti bianchi di quello che sembra marmo, sempre sconnessi e irregolari, sempre scivolosi nei giorni di pioggia, questo cielo che sembra immenso, sempre luminoso anche quando è nuvoloso.

Mi mancherà l’anziano che passa qui davanti per andare a fare la spesa, correndo col suo deambulatore che sembra debba fare una gara, tic-tic tic-tic, ogni volta lo guardo dalla finestra e gli sorrido (lui ovviamente non mi vede), come mi mancherà il Sig. Pedro sempre presente fuori dalla mia finestra, inconfondibile coi suoi capelli bianchissimi, a tutte le ore, a chiacchierare con qualcuno o solo a fare la guardia alla strada, non importa, lui c’è.
E mi mancherà la tizia che passa cantando a squarciagola 🙂

Mi mancherà quel fiume che sembra un mare, le scalinate che si inerpicano fra le vecchie case del centro, le facciate piastrellate, i giardini che si incontrano inaspettati dietro l’angolo.

Mi mancheranno anche gli aerei che passano sopra la mia testa, le sirene dei Bombeiros o quello strano starnazzare delle ambulanze, mi mancherà perfino quell’emerito coglione che passa rombando con la moto davanti alla mia finestra (beccandosi ogni volta un sincero ed accorato Vaffanculo!)

Oggi mi sento come se dovessi lasciarla domani, questa città che considero un po’ mia, anche se non è così, non la lascerò né domani né a breve, ma quando succederà mi mancherà, oh sì, davvero tanto.

Mi mancherà quello che ha significato per me, la mia autonomia, il mio riscatto, la dimostrazione che in fondo qualcosa valgo ancora, anche se sono solo una vecchia signora.

Mi mancherà sapere che ho avuto la possibilità di conoscere persone bellissime, e anche normali o meno belle, ma che mi hanno apprezzato e voluto bene per quello che sono.
Non sarebbe mai successo se non fossi venuta qui.

Che stupida che sono, mi commuovo solo all’idea anche se è solo una possibilità futura, qualcosa che sicuramente succederà ma chissà quando, e come.

Però oggi, con questo stato d’animo, mi sento di dire, ma non per l’ultima volta di sicuro, grazie Lisbona.

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