Improbabile

Improbabile.

Un fiorellino di plastica che sorride e balla sul cruscotto di una macchina parcheggiata, mi chiedo che senso ha far ballare un fiore.

Posso capire quei cagnolini con la testa che dondola, ma un fiore ?

Un ragazzino in jeans e maglietta, anche se non è per niente caldo, con una fionda in mano.

Esistono ancora le fionde ??

E’ di legno, si vede bene che è stata ricavata da un ramo e appena sgrezzata col coltello, con l’elastico fatto con un pezzo di copertone, non ne vedevo una cosi da forse trentanni.

Eppure qui c’è, mentre sono in coda aspettando che apra un ufficio, vicino a una signora sui 60, ridicoli pantaloni larghissimi, calzini corti e scarpe rosse, che legge i quotidiani sul suo Tablet.

Mentre scrivo sul palmare quello che mi sta intorno, mentre cerco di non pensare al resto.

Improbabile.

Come la possibilità di essere ammessa a quel corso pagato come un lavoro, a cui mi piacerebbe essere ammessa, per cui sono qui a fare la coda.

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