Ecco fatta anche questa, nelle nostre piccole vite accadono cose che ci toccano a volte marginalmente e altre in modo più marcato ma che tutte in un certo senso ci fanno sentire di far parte della storia.
E questa sera, forse un’ora fa o poco più, abbiamo il nostro nuovo papa.
E ripensando a quante volte nella mia vita ho, nel mio piccolo, vissuto eventi come questo, rispolveravo nella mia memoria i vari papi, da quando ero piccolina.
Papa Giovanni. Mi ricordo vagamente la nonna Angela che quando è morto parlava del “papa buono” .. ma avevo 6 anni, non so cosa posso ricordare.
Paolo VI. Di lui ho presenti le foto alle pareti e nelle classi, quando andavo a scuola dalle suore, e ricordo i cartelli che ne annunciavano la morte, io ero in vacanza in Puglia, nel ’78, e all’inizio pensavamo a uno scherzo.
Giovanni Paolo Primo, papa Luciani. Sembrava quasi un parente, un vicino di casa, il papa veneto, e lo stupore e lo sconcerto quando è morto poco più di un mese dopo l’elezione.
Papa Wojtyła. Un papa diverso, storico per molti motivi, forse il primo con cui mi sono resa conto dell’importanza della figura del papa nella vita quotidiana, anche oltre alla religione in se stessa.
E dopo molti anni, papa Ratzinger, il pastore tedesco, come non si è mai smesso di chiamarlo. Ha attirato la mia attenzione solo quando se n’è andato, clamorosamente dando le dimissioni.
Beh ha attirato l’attenzione di tutti, credo.
E adesso Francesco, papa sudamericano, di lingua spagnola, gesuita, forse l’ultimo papa che vedrò.
Da oggi in poi, per un po’ di tempo, sarà l’argomento del giorno.
Io sono una persona qualunque, non sono credente, posso dire tranquillamente di essere atea o agnostica, sicuramente non credo nella Chiesa Cattolica, mi ricordo si e no come si fa un segno della croce, le ultime messe che ho seguito, solo in parte, sono state funerali.
Forse sono l’ultima persona che può parlare dell’argomento Papa ma nello stesso tempo, perché no?
E’ storia, e fa anche questo parte della mia storia, no ?