GMC.. se solo fosse stato diverso

GMC

A volte, solo a volte, i pensieri incoscienti ti portano dove non penseresti di andare razionalmente, a ricordi, momenti dimenticati, voci ed emozioni che pensavi seppelliti in un passato talmente lontano da essere sconfinato nel mito.

Una vita lunga ha molti di questi momenti, una vita piena come penso sia la mia ha tantissimi angoli dove come un cane abbiamo seppellito e dimenticato ossa da rosicchiare.

Si, mi piace questa immagine, come se nel giardino della mia vita avessi sepolto riserve per il futuro, un futuro che non ha più niente di nuovo da raccontare ma solo pezzetti e scampoli per ricordare.

GMC sei uno di quegli scampoli, sei stato importante per una piccola parte della mia vita, poi ne sei uscito per rientrare molti anni dopo per poi uscirne ancora.
Mai davvero parte della vita, mai davvero fuori.

1973
GMC eri la mia prima cotta da ragazzina, perlomeno la prima che avesse qualche possibilità.

GMC sei stato il primo ragazzo, la prima vera storia di adolescente che diventava una storia vera, con tutti gli annessi e connessi, la musica per noi due, le date da ricordare, era amore allora?

Noi pensavamo di si ma a 17 anni si sogna ancora l’Amore ideale.

Solo che le cose sono andate diversamente, tu sei 5 anni più grande di me e volevi qualcosa di più vero di una storia da ragazzini, io volevo ancora volare, idealista e con le ali appena appena pronte per la libertà.

Non ero pronta a una storia vera, di quelle che pensano al futuro.

Tu si e ci credevi.

Ti ho fatto soffrire, lo so e l’ho sempre saputo.

La favola è finita dopo 7 mesi insieme, a me non bastava avere un ragazzo a mille km di distanza, tu militare confinato il più lontano possibile dalla tua famiglia che aveva fatto carte false per tenerti lontano da me il più possibile.

Hanno vinto loro e ha vinto la mia giovinezza.

Io ho mollato, tu hai sofferto e la nostra vita insieme è morta prima ancora di nascere.

E abbiamo preso strade diverse, tu sei tornato e hai sposato quella che da sempre ti sbavava dietro.

Io ho avuto un’altra storia, più vera, con altre prospettive, che poi si è esaurita col tempo.

E poi ho conosciuto Francesco e anche la mia vita ha preso la sua strada.

GMC.. con la tua macchina bianca con la scritta G M C in rosso sul cofano, le pizze con gli amici, il mare, la chitarra e i tuoi quadri pieni di colori…

Come vorrei avere uno di quei quadri…

Eravamo L M C insieme…

Ricordi e anche rimpianti, impossibile non pensare “se fosse stato diverso…”

Col senno di poi si giudica in modo diverso, si sarebbero fatte altre scelte ma il senno delle scelte è sempre quello del presente, il “qui e ora”.

1991
Ci siamo ritrovati dopo 18 anni, tu già separato con mille storie con mille donne a quasi 40 anni, io con Valentino all’asilo e già un bel po’ di rimpianti e dolori che pesavano sulle spalle.

Anche allora avrei voluto, oh si, che le cose fossero andate diversamente, e sarebbe di nuovo potuto essere qualcosa di più ma non potevo più scegliere diversamente.

Un bimbo piccolo, una vita da rattoppare in tutti i modi possibili, in quel momento pensavo di poterla ancora rattoppare in qualche modo.

La storia poi mi ha insegnato che non c’era molto che potessi rattoppare ma anche allora ho scelto.

Quante volte nella mia vita ho pensato che ogni volta che sceglievo consciamente facevo la scelta sbagliata.

Quella è stata un’altra delle mie tante scelte sbagliate.

E di nuovo, sempre con te, mi ritrovo a pensare “se fosse stato diverso…”

Non mi scorderò mai l’inizio della lettera che ti ho scritto quel giorno, quando sono passata a casa tua e ti ho lasciato il pendente a forma di gattino per fare in modo che mi perdonassi e non ti dimenticassi di me.

Quando torno a casa devo ritrovarla, iniziava con: “ho frugato dappertutto, ogni cassetto e anche dentro al frigorifero, ma la sola risposta che sono riuscita a trovare è stata: non possiamo stare insieme… “

Forse te la ricordi ancora…

2000
E di nuovo sono passati anni, quando avevo il negozio ci siamo ritrovati ma mai più come prima, non perché non lo volessimo ma perché ho fatto di tutto per non far tornare quella voglia e bisogno di stare insieme.

Anche lì, scelte sbagliate ?
E chi lo sa, probabilmente si.

E di nuovo “se fosse stato diverso…”

Era tanto che non ci pensavo a quel periodo, Francesco che mi controllava, metteva registratori in ogni angolo per scoprire cosa facevo e con chi parlavo, poi ti ha braccato in un bar e minacciato…

Mi hai raccontato dopo che ti ha detto che ti avrebbe fatto la bara e che gli avevi risposto che la volevi di mogano…

Quanto mi è costato essere così fredda, distaccata, odiosa con te, quell’ultima volta che sei passato in negozio… non ne hai idea.

Non lo saprai mai, non credo ci sarà mai più occasione di dirtelo.

Ti prego Claudio, perdonami, adesso a distanza di 20 anni, lo ho fatto per te, per me, per un “noi” che non sarebbe mai potuto esistere e neanche l’ipotesi avrebbe dovuto farti del male.

E l’ho fatto per mio figlio, per salvare quello che non potevo comunque salvare, anche se allora non lo sapevo ancora.

Nel frattempo GMC hai scoperto la tua omosessualità, che era latente ma sempre rifiutata, fin da quando eravamo ragazzi.

Facevi stragi di donne, fa sorridere adesso, forse per rifiutare la realtà che poi si è rivelata?

Non lo so, forse tu si, fatto sta che la tua storia con Leo ormai dura da anni, che io sappia, e da quello che so state bene insieme.

Ma cosa so in fondo?

Ci siamo rivisti per un caffè nel periodo che io stavo a Milano o forse l’anno in cui è morta la mamma, 2012 o 2013, due chiacchiere in un bar, sempre lo stesso di anni prima, una promessa di contatto e poi…

Quello che so me l’ha detto Chiara che con te ha sempre mantenuto i contatti, so della tua malattia che da anni non ti permette più di parlare, so solo da pochi giorni della cirrosi che ti sta uccidendo.

Chiara ha detto che hai smesso di bere troppo tardi…

Come si arriva a bere al punto di uccidersi lentamente, come sta succedendo a te?

Posso non sentirmi in colpa anche per questo?

Posso non pensare “se fosse stato diverso…”?

Sono presuntuosa fino a questo punto?
Un po’ si, lo sono.

Non posso fare a meno di pensare di aver contribuito anch’io a farti prendere una strada che probabilmente sarebbe stata diversa se…

“se fosse stato diverso…”

È un post pieno di rimpianti questo, di cose non fatte e di scelte sbagliate.

Non ho neanche una foto di quello che eravamo, di te stupendo ragazzo biondo che hai percorso la mia vita e l’hai resa, anche tu, più piena.

Anche grazie a te sono quello che sono.

Sei in un ospedale e stai morendo.

Forse non ci rivedremo mai, forse avrò il coraggio di venirti a trovare quando verrò a Padova ma forse no, con la scusa del poco tempo e vigliacca come so di essere.

Comunque quello che voglio dire, scrivendo qui, è… perdonami per tutto il male che ti ho fatto.

GMC ci conosciamo da quasi 50 anni e LMC non è mai morto da allora.

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Un commento

  1. 23 aprile 2017
    In questi giorni uno strano fil rouge con chi se n’è andato, mi viene spesso in mente makko, la mamma, sono andata in quel cimitero…
    coincidenze?
    forse, la vita è fatta di coincidenze che solo dopo colleghiamo
    e oggi un’altra coincidenza ?
    messaggio di Chiara su WA: una bella e brutta notizia, stanotte a mezzanotte Claudio se n’è andato.

    ciao GMC, segno un’altra tacca sulla prua della mia nave e un altra cicatrice sul cuore.

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