Ieri è venuta Franceschina a portarmi l’invito al suo matrimonio.
Non so se ne ho mai parlato, mi aveva dato la lieta novella ancora l’autunno scorso, circa un anno prima del lieto evento.
Dopo ormai anni di convivenza, almeno 5 o 6, lei e Pedro hanno deciso di regolarizzare la loro vita insieme, e sostanzialmente di accontentare genitori, zie, zii e parenti tutti, da tutte e due le parti, e di sposarsi.
E con tutti i crismi del caso Pedro le ha chiesto di sposarlo, con tanto di anello e dichiarazione 😀
Io non è che posso capire bene questa voglia di celebrazione, sinceramente, poi con la mia esperienza capisco poco anche l’idea del matrimonio, anche se in fondo non posso lamentarmi troppo, c’è chi è andato peggio.
Ma non fa parte della mia mentalità l’idea di un matrimonio fatto alla grande, qui esce il mio essere “nordica” contro usi e costumi del sud Italia (e anche portoghesi a quanto pare) di fare tutto in grande stile.
Per dire, Francy è andata a scegliere il vestito prima che io partissi per l’Italia, a Novembre scorso, un anno prima!!
E poi tutte le varie fasi di organizzazione, dalla cerimonia al pranzo, agli inviti e, ho scoperto ieri, perfino il sito dove dare conferma per la presenza, gli IBAN creati apposta per i regali… sono quasi scioccata.
Sì, perché, io che vado per i 70 e teoricamente dovrei avere più attaccamento alla tradizione, sono sempre più orgogliosa del mio matrimonio fatto con 4 gatti in Comune, senza inviti o vestito da sposa, per carità, vade retro!
Sono così rovesciate le cose?
Lo dicevo ieri a Francy, quando è venuta espressamente per portarmi l’invito (come, ho scoperto, è usanza e regola), per me è la prima volta in assoluto di avere a che fare con questo tipo di cerimonia e tutto quello che ci sta intorno.
Ma perché?
A cosa serve?
Ok, non sta a me, che discorsi, scelte e opinioni assolutamente rispettabili, molto pragmaticamente però mi chiedo quanto verrà a costare questo giochetto.
E menomale che già vivono insieme da anni, almeno non devono mettere su casa.
Ovviamente racconterò meglio man mano, per ora penso solo agli invitati (almeno un centinaio? probabilmente di più) e al fatto che si va fuori Lisbona per la cerimonia e il pranzo – Vila Franca do Rosario, mai sentito prima sto posto, dalle parti di Mafra, circa 30 Km da qui – come ci arriveremo? E come torneremo dopo tutto l’ambaradan?
E caxx dovrò anche vestirmi elegante.
Forse è la cosa che mi rompe di più… già mi immagino invece lì in leggins e scarpe da ginnastica, che bello 😀
Vedremo, vedremo…