Sembra un tempo infinito questo, definito solo dagli orari del lavoro a casa in cui quello che cambia è solo la tastiera a cui scrivo, stesso tavolo, stessa stanza, stesso universo di 4 mura intorno a me.
Ma di che mi lamento, me lo dico sempre, mi va bene che sia così, no?
E in fondo sono solo 3 settimane che c’è questa clausura, in Italia è già parecchio di più.
Ieri mia sorella mi diceva: non esco dal cancello di casa dal 24 febbraio.
Vero che lei ha una casa con intorno il suo bel giardino/orto per cui non è come stare chiusi in 3 stanze, lei almeno può girarci intorno a casa sua, io per fare una passeggiata vado in cucina e ritorno.
Forse sono 20 metri in tutto.
Il fatto è che sono già stanca di questi ritmi, sveglia alle 7, caffè, solitario e controllo alla posta, una decina di minuti prima delle 8 ho già fatto l’accesso, aperto tutti i programmi che servono per il lavoro e ho davanti una pallosissima giornata con ben poco altro da fare che far passare il tempo fino alle 5 del pomeriggio.
Cena davanti a un film, un paio d’ore a leggere, e buonanotte.
Penso a quanti saranno come me in questo periodo, tutti quelli che lavorano a casa, perchè il loro lavoro gli permette di farlo, poi c’è sicuramente chi al lavoro ci deve andare lo stesso, magari prendendo mezzi pubblici, e allora il problema è molto diverso.
E anche a quanti stanno molto peggio, o perchè malati, o con il problema del lavoro e dei soldi che non bastano mai, o situazioni famigliari già invivibili portate agli estremi dalla forzata continua convivenza…
c’è una storia diversa per ognuno di noi in fondo.
E comunque il tempo passa, giorno dopo giorno, ed è arrivata anche Pasqua.
Decisamente in sordina quest’anno, ma chi ci pensava poi a Pasqua, se l’avessimo saltata del tutto magari neanche ce ne saremmo accorti.
Forse verso settembre ci saremmo chiesti: ma Pasqua quest’anno? Dove ce la siamo persa?
Pasqua 2020.
Un anno fa a Pasqua sono andata a pranzo da Eli, è stato quando sono caduta e mi sono sfregiata una gamba, ho ancora una bella cicatrice a ricordarmelo.
Nel giro di un anno sono cambiate mille cose, Eli e Jacopo non stanno più insieme, io lavoro in un altro progetto in un altro edificio (e adesso a casa), un lavoro completamente diverso, la coinquilina di allora se n’è andata ed un’altra ha preso il suo posto, sono andata a casa per Natale (e già questa è una cosa eccezionale), è arrivato il Covid19 a rompere i maroni a tutto il mondo, fra poco arriverà anche 52768, il meteorite che ci manderà tutti al creatore senza tanti complimenti 😀
Ma che vuoi di più?
La sorpresa dell’uovo di Pasqua?
Se tanto mi da tanto io passo, grazie.
Dai, è stata abbastanza indolore e come è arrivata se n’è andata, anche a questo per un anno non ci pensiamo più.
Mi fa un po’ paura pensare a cosa succederà fino a Pasqua dell’anno prossimo però…
Ma noi che possiamo e passiamo sul conformismo ..che ha fatto la sua epoca 🙂
ri-eccomi qui…
La Pasqua sta finendo … sull’onda dei Righeira del tempo che fu.
Oggi …siamo riusciti a fare la grigliata lo stesso …
tutto di corsa e poi tappati in casa …
abbiamo visto la Messa del papa nel deserto di Roma …
https://www.youtube.com/watch?v=OqEmMWu4qg0
Bocelli nel deserto di Milano …
https://www.youtube.com/watch?v=huTUOek4LgU
e poi mi sono messo nel giardino per un’oretta ….
a guardare i fiori sbocciati…e l’arcobaleno che si formava nell’annaffiarli …
adesso non vedo l’ora di andarmene a dormire …e domani si vedrà.
Ti saluto con la canzoncina tormentone di questi giorni…
PasQuarantena 😉
https://www.youtube.com/watch?v=siItJGhcp-g
PS. A noi che amiamo il cioccolato sia al latte che fondente…
beh quest’anno il “piccolo” ci ha regalato un uovo di Pasqua
bianco … che anche i giovani l’abbiano capita ?!
un bacio ancora più dolce
Walter