Già, come si fa l’ultimo giorno dell’anno a non guardarsi indietro?
Come è possibile, pur pensando alla banalità della cosa, non voltarsi e ripensare alle cose successe negli ultimi mesi ?
Forse hanno inventato il contare i giorni, e i mesi e gli anni, apposta per mettere uno stop, ad un certo punto, per aiutarci a ripensare, a ricordare, a mettere qualche punto o virgola dove mancano.
Ripensavo, tornando a casa dal lavoro, all’anno che stasera si chiude, agli ultimi 2 anni vissuti qui.
Ripensavo a chi lo ha vissuto con me, alle cose imparate e vissute con loro, e a chi lungo la strada se n’è andato e se ne sta andando, a volti e voci e storie che hanno incrociato lungo la mia rotta, alcune diventando parte del mio volto e della mia voce e della mia storia.
Ripensavo agli anni prima, che ormai sono sempre più una nebbia che si infittisce piano piano e in cui poco rimane evidente, mentre tutto il resto via via si perde.
E ripensavo alle tante fine anno passate come voglio passare anche questa, da sola nella mia casa, con i miei tempi e i miei ritmi, esattamente come voglio che sia.
E adesso penso alle persone a cui voglio bene e sono tante, tante, tante, troppe, e a volte mi chiedo quanta scorta ne ho di questo amore che sento per tutti, e ho paura di poterlo finire, di non averne abbastanza per tutti.
E mi è venuta in mente quella canzone di Vecchioni che dice la stessa cosa:
..e mi chiedo più di tutto questo amore
come posso amarvi mai…
perché ci sarà bene un benedetto segno
che più oltre di lì non si può andare,
quando il cielo è così pieno di luce
che un’altra luce lo farebbe scoppiare,
qualcosa che assomigli a un limite
perché l’amore avrà bene un confine,
qualcosa come una fine…
E invece non finisce mai,
si fa più piccolo che può
e ti sta dentro e cresce sai,
com’è possibile non so,
e più ne perdi e più ne hai
e più ne incontri e più ne dai
l’amore non finisce mai…
così in questa fine anno con un po’ di sana malinconia, un abbraccio da Roberta carica più che mai, un messaggio stupendo di Mariam e gli auguri tuoi, insperati e apprezzati come mai, scrivo le mie banalità su ricordi e dico…
Buon 2018.