Già, che ci faccio qui, alle 4 di mattina, a mangiare gelato e vedere un altro pezzo del film iniziato ieri?
Mi piacerebbe tanto saperlo, fatto sta che sta diventando una specie di abitudine, non che l’apprezzi poi molto.
I pensieri sono come sempre in agguato, il lavoro ripetitivo e noioso dei giorni scorsi, le prospettive nell’immediato e per i prossimi mesi, chi lo sa che sogno era quello da cui mi sono svegliata.
So che nella mia testa stavo facendo un colloquio in inglese con chissà chi.
E adesso sono qua, sveglia e rincoglionita, a chiedermi cosa fare nelle prossime ore, ascoltando i Queen, a scrivere cazzate.
Domani, anzi no, oggi, è sabato, almeno ho davanti 2 giorni di stop, mi porteranno la spesa a casa, poi magari uscirò, oppure no, ho la nausea di voci, gente, confusione, voglio solo starmene tranquilla nel mio mondo di 10 metri quadri che è la mia stanza.
In effetti vorrei solo dormire fino a mezzogiorno ma sembra come voler prendere la luna piena di stanotte che illumina il cielo.
Pressure pushing down on me
Pressing down on you, no man ask for
Under pressure that burns a building down
Splits a family in two
Puts people on streets
…
Can’t we give ourselves one more chance?
Why can’t we give love that one more chance?
Under pressure!!
Ma anche: The show must go on!