Questa mattina mi ha svegliato la pioggia.
Beh a dire la verità ero già mezza sveglia, pensavo proprio “adesso vedo di dormire un’altra oretta…” ma poi l’ho sentita, il sussurro delle gocce fuori della finestra, l’aria pulita del mattino presto, l’alba che si avvicinava piano piano.
Ho aperto di più la persiana e ho sentito l’odore, quello della terra bagnata, il profumo della pioggia è finalmente intorno a me.
Finalmente per molti motivi, ultimamente (non per scelta ma per mancanza di tempo) sto fumando meno e gli odori e i profumi mi assalgono ovunque.
In metro, in ascensore, sul lavoro, una nausea latente e continua, sta quasi diventando un problema.
Invece il profumo della pioggia, beh, è così “normale”, naturale, quello è sempre un piacere.
Questa è stata una settimana piena, densa, quasi caotica, con mille cose belle e non belle da segnare sul calendario.
E in fondo è quello che sto facendo.
E’ iniziata domenica scorsa col ritorno di Mariam e Alex e la rimpatriata al 100 Montaditos, sta diventando il posto per i saluti, in molti modi.
Mariam che se n’è tornata in Italia… non so quanti mesi fa, ho perso il conto, credo che siano passati un paio d’anni ormai, cerco di ricostruire mentalmente ma non ci riesco molto.
Mariam, la prima persona insieme a Roberta che ho conosciuto al mio arrivo a Lisbona, all’inizio di questa avventura, stessa sera del 10 gennaio 2016, stessa macchina di TP che ci ha accompagnato alle rispettive case, stesso training dello stesso progetto, stesso floor per mesi e mesi.
Lei era cresciuta, professionalmente, più di quanto abbia fatto io e forse anche per questo la sua avventura in TP è finita in fretta, questa azienda ti da molto ma alla fine non ti fa fare strada, numero sei e numero resti, sempre.
La sua storia con Alex è iniziata la sera della festa che le abbiamo fatto per la sua laurea ed è continuata nei mesi successivi fino al ritorno in Italia, tutti e due, e alla loro vita insieme, la pizzeria che hanno aperto creandosi il loro futuro.
Adesso si sposano, il 6 ottobre, questa data torna sempre nella mia vita, in tanti piccoli modi, vedi?
E ritrovare Mariam è stato anche ritrovare tante altre vecchie amiche, Darietta, Alessia, Carmela, Elisabeth, Valentina, una serata di un paio d’ore passate sentendomi a casa, al mio posto con le persone con cui sto bene.
E la sensazione si è rinnovata il giorno dopo, in supermercato ho trovato Gianluca e Sharon, dopo mesi che non li vedevo, di nuovo la bella sensazione dell’amicizia creata sul lavoro che va oltre il tempo e gli impegni diversi, nel momento in cui sei insieme a loro tutto si cancella.
La settimana è continuata, il lavoro pressante e intenso con 2 persone in meno, a fare i salti mortali per fare tutto coprendo tutto l’orario, facendoci stare anche le pause.
Una settimana un po’ più corta, dato che oggi è venerdì e da oggi sono a casa (mi sentivo in colpa per lasciare i colleghi ancora più incasinati ma Valentina oggi torna per cui ce la possono fare anche senza di me).
Ma in questa settimana c’era altro.
Agostino se n’è andato.
Dopo anni di progressivo deperimento, era diventato il fantasma di se stesso, la sua cardiopatia con gli elettro-stimolatori che facevano battere il suo cuore, il diabete a limiti impossibili, la vita grama con sempre 4 soldi in tasca con la pensione da fame, Marcello (suo fratello) in condizioni altrettanto pietose se non peggiori, che Ago assisteva ormai da anni.
Alla fine ha ceduto, ha lasciato la sua corsa e si è fermato.
Aveva la mia età, avrebbe compiuto 63 anni a gennaio.
A parte il dolore per questo nuovo buco nella mia vita, la complicazione che indirettamente ha causato.
Poverino, Ago non credo che mi avrebbe mai fatto volontariamente nessun dispetto, ci volevamo bene anche se forzatamente a distanza.
Ma sabato, domani, viene qui la Leo.
Che strano come cose lontanissime si incrocino a volte, sembra una trama di uno scrittore con molta fantasia, niente di trascendentale o di irrisolvibile ma la morte di Agostino comporta che mia sorella e mio cognato sabato (domani) vadano a Torino per il funerale.
Invece dovevano accompagnare la Leo in aeroporto per cui abbiamo dovuto trovare un altro modo per farcela arrivare.
L’altra sera mi sono messa in internet, ho preso il biglietto per il treno da Padova a Bologna e per la navetta dalla Stazione all’aeroporto.
Traffico di email, allegati che non si allegavano, biglietti da stampare, l’orario non va bene, allora vediamo se si può cambiare, manda la mail anche alla nipote così stampa i biglietti.
Oltre al check-in dell’aereo fatto stamattina, e già mandato (ecco proprio in questo momento arriva il messaggio su whatsapp “Mandamelo come allegato perché non riesco a salvalo ciao”).
Ecco fatto 😀 (e adesso scrive che non sa aprirlo…)
Penso che Agostino avrebbe preferito non essere presente al suo funerale, domani mattina, anche per questo.
E oggi, primo giorno delle mie ferie di quest’anno, ferie vere, non ritorno caotico in Italia, ho mille cose da fare.
Lavatrici, pulire e rendere decente la stanza in modo da poterci dormire in 2 da domani, la spesa, le lenzuola, il sugo da mettere su per fare le lasagne per domani sera che viene anche Eli, sicuramente qualcos’altro verrà fuori.
Insomma, sono in ferie.
Spero che i prossimi giorni siano meno caotici altrimenti queste ferie diventeranno tutto tranne che riposanti.
E spero anche che la pioggia, per quanto io l’apprezzi, eviti di complicarmi ancora di più le cose.
Buone ferie Luisa.