40 anni fa

Ti capita mai di pensare: “chissà dov’ero e cosa facevo 10, 20, 40 anni fa”?

A me ogni tanto si, è capitato, in momenti magari particolari, per qualunque motivo.

Sicuramente è capitato oggi, ma non c’era il “chissà” perché io so esattamente dov’ero e cosa facevo 40 anni fa, nella giornata del 29 gennaio 1983.

Mi stavo sposando.

La mattina è un po’ confusa, mia sorella che mi trucca e mi pettina, il vestito fatto fare dalla mia madrina sarta, penso che da qualche parte quel vestito ci sia ancora, gonna lunga fin sotto il ginocchio a triangoli verdi e ocra, gilet in tono, verde col bordino dello stesso ocra, camicetta in raso color panna.

E sopra il montone, beh a gennaio fa freschino, eh.

A casa di mia mamma, nella parte che poi sarebbe stata casa mia, il trasloco fatto nei due giorni prima, l’armadio montato la notte precedente fino alle 3 di notte…

Non mi ricordo bene Francesco dov’era, non avevamo dormito insieme quella notte precedente… o forse sì?

La corsa in macchina fino a Piazza dei Signori, con la GSA della mamma, quella bianca, il trovarsi con tutti davanti all’ingresso del Comune in Piazza Capitaniato, tutti chi?

Mica me lo ricordo, non eravamo chissà quanta gente, ma la Leo spuntava come una rosa in un campo di cavoli, con il vestitino con la gonna corta, rosa, a fare la matta in mezzo a tutti.

Le scale fino al terzo, o quarto, o quinto (sembrava il ventesimo) piano del Comune fino alla sala su in alto dove allora si celebravano i matrimoni.

Un flash di quella sala e di quei momenti ce l’ho, ma non un granché della “cerimonia” vera e propria.

La mano sbagliata per mettere la fede, come capita spesso, credo… le risate.

Devo trovare il modo di riavere qualche foto di quel giorno, non ho niente di niente.

Dove sarà il mio album?
Ho detto a Valentino di chiedere a suo padre se ce l’ha.

E dopo le foto davanti al comune, una corsa veloce a casa e poi a Treviso al ristorante di mia zia, da Carletto, mi pare di averne parlato qui ogni tanto.

Il pranzo… mamma quante cose buone, risotto allo champagne, radicchio trevisano in mille modi, e poi boh, con l’album delle foto dovrebbe esserci anche il menu.

Anni dopo io e la Leo siamo tornate al ristorante e abbiamo chiesto alla zia Carla di farci ancora quel risotto favoloso.

Questi i miei un po’ vaghi ricordi di quel giorno, lasciando perdere il “dopo”.

Dimenticando il fatto che sono 14 anni che ho lasciato mio marito, quello è davvero un giorno che non posso dimenticare.

Promesso, troverò quelle foto e le metterò qui, ma per il momento questo post resterà vuoto, senza immagini, sinceramente non so cosa metterci.

Ci metto solo quell’immagine che ho trovato in rete, anche se tutti quei cuoricini mi sembrano un po’ una presa in giro… ma 40 anni fa non lo erano, giusto?

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