Vita da emigranti

Cosa fai quando vivi all’estero e ti scadono i documenti?
Beh vai all’Ambasciata, ovvio.

Si ma… qui parlano tanto del Portogallo e della burocrazia infinita che lo infesta come una muffa, non sanno che è così dappertutto.

Forse magari non in Germania o in Finlandia ma dalle parti mie, in Italia, non è che siamo esenti.
Anzi dai, per molte cose, code a parte, qui è un po’ meglio.
Ma torno a palla.

Insomma il 10 marzo mi è scaduta la Carta d’Identità, non che stando qui mi serva a molto, giusto se voglio ritirare un pacco in posta.
Ma serve, eccome, se voglio tornare in Italia o andare ovunque con un aereo.
O per esempio noleggiare una macchina.

Mi ero informata prima di adesso, ovviamente, ma sembrava mancare tanto tempo e ho sempre rimandato.
Il tempo è passato e adesso sono senza documento valido. Insomma è ora di rinnovarla, sta benedetta carta d’identità.

Ok, anche per informazione a chi magari legge qui, si compila un modulo, si fanno 4 foto e si pagano 5.61€. E poi si aspetta.
Quanto si aspetta non lo so, quello mi sa che fa parte della prossima puntata di questa storia.
Il bello è fare la domanda in Ambasciata.
Se vai nel sito di dice “oh guarda che bravi che siamo, puoi fare una richiesta di appuntamento online, registrati qui”

E io mi sono registrata, certo che si, e ho provato a prendere l’appuntamento.
Non è molto chiaro il sito (che sorpresa), ti fa vedere solo la data di oggi, qualunque sia l'”oggi” in cui ci entri.
Io forse sono scema ma pensavo che quella data fosse per fissare un orario per cui dopo una serie di tentativi ho aspettato che arrivasse l'”oggi” in cui potevo andare, prendendomi un giorno di ferie.

Ma, sorpresa, quando scegli quel fatidico giorno giusto ti si apre un calendario e da lì devi scegliere il giorno dell’appuntamento, inizia a partire da maggio (siamo all’inizio di aprile) e ti mostra che è tutto occupato.
Provi ad andare indietro ed è tutto morto, non cliccabile, nessuna data libera (ma neanche occupata, proprio morto, come cliccare su un disegnino).

Provi a vedere avanti, giugno, luglio, agosto, dicembre, stessa cosa, tutto morto.
Insomma come caxx si fa a fissare un appuntamento?
Ok decido di andare lo stesso, passo a fare le foto, a stampare il modulo scaricato dal sito, preparo 5.61€ in contanti e monetine, non si sa mai che non hanno da darti il resto.

Prendo la Metro fino a Intendente, faccio la passeggiata e la salita fino alla porta del Consolato e suono il campanello.

L’usciere è gentile e parla italiano, mica era così scontato, l’altra volta che sono andata ce n’era un altro che non spiccicava una parola, o almeno faceva finta…

Sono qui per fare domanda per la Carta d’Identità.
Ha l’appuntamento?
No, ci ho provato ma non funziona.
è iscritta all’AIRE?
Si si, sono iscritta.
Senza appuntamento non si può fare niente, deve mandare tutto per posta. Ma è iscritta all’AIRE?
Ma sono qui, ho tutto pronto.
Eh non si può, deve mandare i documenti per posta e poi la contattiamo noi… Lei è iscritta all’AIRE vero?

Ora.. sono tornata a casa coi miei moduli compilati, la mia iscrizione all’AIRE, le mie foto e i miei 5.61€ in contanti pronti in tasca.
Adesso farò il bonifico all’IBAN segnato sulle istruzioni e oggi andrò in posta, dovrò andare a stampare anche la ricevuta del pagamento ovviamente.

Insomma, proverbiale efficienza Italiana!

Guardiamo il lato positivo, va’, oggi non lavoro, è una bella giornata anche se l’aria è freschina, frizzante, anche se non proprio fredda.
Il cielo è azzurrissimo, il cielo di Lisbona che non smette mai di stupirmi.

E ho fatto un paio di foto ai fiori della mia via, tornando a casa.
Chissenefrega della burocrazia e dell’efficienza, è primavera in fondo 🙂

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