Sogno, realtà e realismo (tutto può succedere)

Lisbona, 19 marzo 2017 ore 6,20

Come ogni tanto capita pensieri strani stanotte.

Dopo un po’ che stavo in dormiveglia, cercando di riaddormentarmi e cercando il mio personale gregge di pecore da contare, ho cominciato a fantasticare su cose che potrebbero succedere.

No, veramente all’inizio ho pensato a una tazza di latte e miele.

Poi a latte e biscotti.

È stata la prima volta che ho guardato l’ora, erano le 4,25

Solo dopo mi è venuto in mente il film mentale: se Francesco dovesse morire.

Da lì ho iniziato il viaggio…

Qualcuno della Policia mi è venuto a cercare al lavoro, ero in pausa pranzo, mi hanno chiamato al telefono e sono andata all’ingresso di TP e ho trovato sto tizio che non parlava inglese e non capivo un tubo di quello che diceva.

Ho chiamato Vincenzo che mi ha fatto da interprete e il poliziotto ha spiegato che Fran ha avuto un incidente ed era morto.

Da lì, confuso come i sogni spesso sono, mi sono fatta dare i 3 giorni di permesso che si danno in questi casi, menomale che col Tp weekend ho 2 giorni in mezzo alla settimana, era domenica sera per cui potevo stare via dal lavoro fino al venerdì (ma pensa te in un caso del genere cosa si va a pensare…)

Ho chiamato Valentino che ancora non sapeva niente.

Era al lavoro e gli ho lasciato un messaggio di chiamarmi appena possibile

Prima incongruenza, se era domenica sera come mai era al lavoro?

Seconda, come mai non lo aveva avvisato nessuno?
Avevano trovato prima me in Portogallo di lui…

Ah gli ho anche detto di chiamare la sua amica avvocato e di chiedere come fare una rinuncia all’eredità.

La mattina dopo ho preso l’aereo per andare in Italia, Vale mi ha raggiunto a Bergamo (o forse a Malpensa o in stazione a Milano, non lo so bene) abbiamo preso una macchina a noleggio e siamo andati a Torino.

Prima però a Vigevano a fare un certificato di residenza (in effetti dato che sono residente qui non lo so se potrei farlo a Vigevano ma come iscritta all’AIRE di quel comune forse si…)

A Torino siamo andati a casa di Luisella, dove vive anche Fran.

Non ho molto chiaro cosa sia successo dopo, so che abbiamo discusso con Luisella, Salvatore e Marina su chi dovesse pagare il funerale e io mi sono chiamata fuori dicendo che non ho certo 5000 euro da parte.

Poi ho rivisto le mie gatte, Misha e la Piccola…

Misha mi è venuta in braccio e faceva le fusa 🙂

Il film si è praticamente fermato lì, fra altri flash indefiniti, una lettera di Fran per me, le cose che ha lasciato, tutte quelle che ha portato a Torino da casa nostra, un po’ in casa e un po’ ammucchiate in un garage…

Non ho idea di cosa mi abbia fatto venire in mente questa storia e nascere questo sogno in dormiveglia.

Ho riguardato l’ora ed erano le 5,15 così mi sono alzata e ho fatto il caffè… ed eccomi qua.

Mi ha fatto però pensare a cosa succederebbe se invece capitasse a me.

Valentino adesso sa dove sto e ha visto dove sono tutte le mie cose.

Ma il resto di quello che lascerei nessuno saprebbe trovarlo.

Dal conto in banca con quei pochi soldi alle cose che ho scritto nei miei anni, alle mie foto, ai miei documenti di una vita.

È tutto in cloud ma nessuno saprebbe come entrarci.

Devo fare una pagina riservata nel sito dove metto tutte le indicazioni per Vale nel caso mi dovesse succedere qualcosa.

Intanto sono le 6 di mattina e sarà una lunga giornata, non so se tornerò a dormire (o a provarci).

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