Una sera a parlare

Due sere fa ero a casa di mio figlio, è stato bello parlare ancora con lui, come poche volte è successo.

Non succedeva da molto tempo ormai, sono stata tutto il pomeriggio con Leone, abbiamo giocato, fatto puzzles, guardato cartoons, fatto merenda insieme, chiacchierato.

Leone, che fra poco compirà 4 anni, è una meraviglia 🙂

Parlare con lui è quasi come parlare con un adulto, ti risponde a tono, con una proprietà di linguaggio incredibile.

Mi sono venuti in mente i bimbi Indaco e Cristallo, ha una marcia in più, in poco tempo supererà tutti gli adulti.

Ma il bello della giornata è stato dopo, quando il bimbo è andato a letto ci siamo messi a parlare io e mio figlio, in un modo che poche volte capita fra madre e figlio, credo.

Perlomeno poche volte è capitato a noi.

Abbiamo parlato di ricordi, di cose vissute insieme che solo noi abbiamo in comune, di sentimenti, di sensazioni e feelings che abbiamo in comune.

Mi è sembrato come se lo avessi ritrovato dopo mille anni, mi è sembrato di.. tornare a casa.

Io.. pensavo di non essere poi così importante per lui, pensavo che la vita, la sua famiglia, le scelte, mie e sue, ci avessero allontanato in modo non più recuperabile.

Non è così.

Gli ho detto quanto mi sento in colpa nei suoi confronti, per troppe cose fatte e dette, per troppe cose non fatte e non dette.

Mi sono sentita orgogliosa di mio figlio, di quello che è diventato.

Mi sono sentita orgogliosa di questo adulto che avevo di fronte, perché sentivo che in parte è anche merito mio la bella persona che è diventato.

E pur nel nostro modo, in apparenza freddo e distaccato, senza grandi manifestazioni di affetto, mi ha dato un abbraccio di quelli che ti senti sulla pelle come un tatuaggio.

Mi ha dato un amore talmente grande che.. 

Grazie Valentino, ti voglio bene

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