Per la strada, ancora..

La strada scorre sotto le ruote e l’auto sono io, le ruote sono i miei piedi, i fari i miei occhi, il volante le mie mani.

La strada mostra intorno un paesaggio che non è molto diverso da quello che vorrei davvero vedere, quello che sento nel cuore come casa mia ma che razionalmente non lo è e non lo sarà forse mai più.

I campi arati, i fossi e i ponti sui piccoli canali, le gazze sui rami secchi e nudi degli alberi lungo l’argine, la nebbia che rende tutto grigio.

La strada mi fa pensare a quanto avevo voglia di partire, pensavo di aver voglia di tornare a casa, una delle mie case che solo per convenienza chiamo casa.

Come sempre nessuna è davvero casa.

Invece so, adesso, che avevo solo voglia di partire e di viaggiare, su questa o un’altra strada non importa, basta partire e andare.

E la voglia di scrivere è tanta che mi sono fermata in un angolo solitario di questa strada persa nel nulla, ho acceso il portatile e sto versando le parole come se fossero un caffè caldo col quale scaldarmi il cuore.

La strada mi regala pensieri, parole, voci e volti, momenti spesso solo immaginati, sognati.

L’idea di portarti qui a vedere quello che mi circonda, il sogno ad occhi aperti di mostrarti ogni angolo, ogni curva, ogni sentiero.

L’idea di darti un pizzico del mio mondo di adesso per illudermi che tu ne faccia ancora parte.

So che devo ripartire, riprendere questa strada da cui non farò più deviazioni, che mi porterà dove devo andare.

Dove dovrò di nuovo fermarmi.

So che quando arriverò avrò di nuovo voglia di partire, di volare via, lontano, di vedere altri orizzonti e respirare altra aria, diversa.

So che non potrò farlo, non ancora, ma un giorno arriverà quel momento, lo sto aspettando ormai da tanto.

Intanto resto a sognare, a veder scorrere il nastro grigio sotto i miei piedi pensando a quando mi porterà davvero a casa.

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