giorni speciali, eccone un altro.. 29 maggio

Già mi è successo di dire qui che nell’arco dell’anno ci sono giorni particolari, in cui sembra che si mettano d’accordo le cose che succedono, come tessere di un puzzle.

Tessere così diverse, così separate e distinte che sembra impossibile che facciano parte dello stesso disegno.

Eppure con l’andare degli anni tutte queste piccole e grandi cose sembrano riunirsi, trovare un punto in comune, creare una trama.

Il 29 maggio è uno di questi giorni, per me maledetto 29 maggio, triste, atroce 29 maggio.

Il 29 maggio di 2 anni fa la mamma ha avuto il secondo, evidente infarto ed è stata ricoverata d’urgenza in cardiologia.

Ripercorrendo con la memoria quel giorno e i 70 giorni successivi, con tutto quello che è successo e che faceva da contorno, vedo questa data come l’inizio di una ennesima nuova fase della mia vita.

29 maggio 2014, Marco.. maledizione Makko, accidenti Makko…

Makko che avevo sentito pochi giorni prima con uno scambio di sms, Makko che si era allontanato, che rispetto a pochi mesi prima sentivo raramente, che pensavo fosse finalmente felice.

Makko che è volato da quel 5° piano a 29 anni.

Makko che ha fatto uno strappo nella mia anima che non si potrà ricucire né rattoppare, Makko…

Makko che per me era il mio secondo figlio, il mio più tenero e dolce amico.

Ho passato una mezzora a leggermi i log di quando parlavamo tutte le sere, era il 2012.

Solo 2 anni prima era felice, era andato a New York e mi aveva passato quintali di foto di skyline.

Non vedeva l’ora di ritornarci, aveva già iniziato a mettere via i soldini.

Ma parte di quei soldini li aveva spesi per aiutarmi, per mandarmi un pc e poi ben di più.

Makko che non c’è più.. e a volte mi manca da morire..

Lo sai Makko, ho scoperto solo da poco una cosa: mia nonna era nata il 29 maggio, era il suo compleanno

Ed è morta il 3 ottobre, il tuo compleanno.

Non vuol dire niente, lo so ma queste due date mi sono saltate agli occhi.

Il 29 maggio è anche un altro compleanno, quello di Vanessa.

Un anno fa neanche la conoscevo, né lei né la sua caotica, casinista, meravigliosa famiglia.

Adesso loro sono le persone che, insieme ad Anna, mi permettono di vivere qui, mi danno un motivo per alzarmi la mattina.

Vuol dire qualcosa questo?

(Visited 21 times, 1 visits today)