Il viaggio è finito, sono tornata a casa
Stavolta è andata meglio del solito, ogni volta è un po’ meglio
Forse perchè il tempo e la distanza aiutano a stemperare tutto quello che porta angoscia e resta solo il ricordo, anche quello man mano affievolito
Per cui il ritorno porta flash di cose e posti e momenti vissuti ma alleggeriti dal peso delle sensazioni, puliti, semplici… e tutto si mischia come in un album di vecchie foto, neanche in ordine cronologico..
Ricordi di scuola, Valentino da piccolo, i posti dove andavo e che amavo portati alla realtà di oggi, visti con gli occhi e non più col cuore, la considerazione di quello che è cambiato e quello che invece è rimasto com’era…
A volte dai miei pensieri e da quello che scrivo sembra che io sia venuta via da lì da decenni.. sono solo 2 anni e mezzo ma per me sono davvero una vita..
Vedo ogni ritorno a Padova come lo vedrebbe un emigrante che è partito per l’America 50 anni fa e torna nel posto dove è nato e vissuto per una parte della sua vita.. ma una parte lontanissima dai contorni quasi indefiniti
Non scherzo mai quando parlo della mia seconda vita, i miei orizzonti sono talmente cambiati in questi 2 anni e mezzo che a volte non mi riconosco nemmeno io…
Torno a palla…
mia mamma sempre più malferma e indebolita..
a volte è sempre lei, acuta, viva, reattiva.. adesso mi sembra di vedere un lato di lei che non riconosco perché quando il rapporto era continuo tutto era spalmato nella quotidianità, adesso è concentrato nelle ore passate davvero insieme..
Altre volte è un regredire in una specie di infanzia, parla come una bambina, fa i capricci e si impunta sulle cose… certamente portata a questo anche da suo marito (che non riesco a definire in altro modo anche se sono sposati da quasi 25 anni) che ha fatto in modo che lei dipenda da lui in tutto e per tutto, non accettando nessuna ingerenza da parte mia e di Adriana…
Io un po’ egoisticamente, lo ammetto, lascio che le cose stiano come sono, al massimo lancio qualche suggerimento ma senza permettere che diventi oggetto di discussione..
Istintivamente non posso e non voglio che questo influenzi la mia vita di adesso…
voglio pensare a me stessa adesso, e le due cose non sono conciliabili fra loro..
Mio figlio… l’altro giorno lo guardavo come dall’esterno, ero a casa sua, lui stava con la sua compagna e suo figlio, e vedevo un uomo con la sua vita, le sue cose, il suo mondo costruito con le sue forze e sulle sue spalle… per un attimo l’ho visto come lo vedrebbe un estraneo..
E mi sono chiesta… chi è questa persona che vedo?
E ho avuto la dolorosa sensazione, dal punto di vista di madre, di non avere nessun merito per quello che vedevo, il solito maledetto senso di colpa per non aver avuto abbastanza parte nella sua vita, di non aver fatto abbastanza..
E ho provato un’ammirazione, un orgoglio e un amore infinito per quella persona che vedevo…
Dio mio, Valentino, sei una cosa meravigliosa…
Le amiche…
le amiche di sempre, le mie sorelle..
Leo non mi lascia mai, mi chiama almeno una volta alla settimana, è sempre presente e so, da sempre SO che lei ci sarà sempre..
Lella, lei non ha mai capito la mia “fuga” anche se non ha potuto fare altro che accettarla e rispettarla..
L’ultima volta che ci siamo sentite è stato alla fine di febbraio, quando mi stava per scadere il primo contratto, e mi aveva trovato una possibilità di lavoro a Padova.. a parte il tipo di lavoro che non fa proprio per me ma quella volta, forse con poca diplomazia, le ho detto che tornare a Padova era l’ultima delle mie scelte e avrei fatto qualunque cosa per evitarlo..
Credo che non l’abbia presa bene, allora… non ha più chiamato e non l’ho più chiamata, me ne vergogno un po’, neanche per il suo compleanno, neanche quando ho saputo che anche lei aveva perso il lavoro..
Siamo state tutte e tre a cena a casa sua l’altro giorno, una volta tanto solo noi 3 senza altri personaggi che la Lella immancabilmente chiama quando capita di trovarsi (miracolo) e non ci sono stati accenni al lavoro, alle scelte… per questo dico che rispetta anche se so che non comprende…
Poi… il giro fino a Fontaniva per il decespuglia-coso per te, giro inutile ma non inutile, almeno una volta tanto mi hai permesso di fare qualcosa per te… o almeno di provarci..
La Pippa..
dal veterinario, fatta sterilizzare finalmente, povera piccola, adesso è di una tenerezza enorme, si sta riprendendo dall’operazione..
..
Stava già andando nel dimenticatoio il pranzo di domenica, con Adry e le “sorelle materassi”… uno dei doveri a cui non si riesce di essere esentati quando scendo a Padova..
ci tocca (parlo al plurale anche per Adriana).. come il mal di pancia e il raffreddore… poi passa, fino alla prossima volta..
E il ritorno a casa… viaggio lungo, mi è venuta la bella idea di uscire dall’autostrada poco dopo Brescia per fare la strada normale ed evitare Milano nell’ora di punta.. non so bene quanto sia stata una bella idea, il traffico era allucinante tale e quale, forse pure peggio..
Ci ho messo più di 5 ore ma mi sono vista un tramonto mozzafiato e le (ormai mie) montagne sullo sfondo…
Bentornata a casa Luisa
.. e ritorno
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