2021: 2 mesi a casa – 3 – Compleanno Vale

Potevo, essendo a 100 km, mancare al compleanno di mio figlio?

Come dire: può il sole sorgere ad ovest?

Quello che segue l’ho scritto il 5 luglio, tornata a casa, premetto solo che quel fine settimana per essere lì ho preso il mio bel trenino, mi sono venuti a prendere in stazione ad Abano Vale e Leone, e poi… ecco la cronaca della giornata del 4 luglio 2021 🙂

Compleanno Vale

Sono ormai passati parecchi anni da quando sono riuscita ad essere con mio figlio il giorno del suo compleanno.
Come mi mancava.

E quest’anno sono 35, un bel traguardo, in un certo senso tondo, un punto di arrivo e di partenza nella vita di un uomo.

Le cose non stanno andando bene fra lui e Alice, si respira un’aria di tensione, di cose non dette, di rabbia repressa.
Sembrano arrivati ad una specie di capolinea in cui molte cose vengono messe in discussione, molte scelte devono essere fatte.

Ci sono questi momenti nella vita, in cui si arriva ad una svolta, in cui quello che sembrava fisso e immutabile diventa come un vestito ormai troppo stretto, che sembra scoppiarti addosso.
E il cambiamento diventa necessario come una boccata d’aria dopo aver trattenuto il respiro troppo a lungo.

Non sono mai scelte facili, è sempre dura e porta sofferenza, ti strazia, ma si deve fare.
In un modo o nell’altro.

Spero per lui, e per tutti loro, che queste scelte siano fatte, e presto, che riescano a ritrovare un equilibrio che li faccia vivere meglio e più sereni, tutti loro.

Vorrei essere vicino a loro, nel loro futuro, per quello che potrò, ma non dipende più da me, la strada è la loro e solo loro devono decidere come percorrerla.

E se vorranno che io sia presente farò il possibile per esserci.
Come potrò.

Ma per ora è oggi, 4 luglio 2021, il compleanno di mio figlio, e ci sono!

Intanto ci godiamo questo giorno insieme, passeggiata e qualche gioco con Light la mattina e poi a pranzo al Sushi a Nanto dove si sono incasinati con gli ordini, noi aspettavamo cose che non arrivavano, ci abbiamo messo 2 ore e mezza a mangiare.
La cosa positiva è che si sono dimenticati di mettere il dessert nel conto, che non è poi così male.

Poi di corsa a casa, preso su lo zaino e via in stazione a Montegrotto per il mio treno per Ferrara e poi verso Massa.

Poche ore, non importa, le abbiamo passate insieme e tanto basta.
Ci rivedremo fra un paio di settimane e poi partirò per tornare a casa e allora chissà quanto si dovrà aspettare per ritrovarci ancora.

Intanto oggi è da raccontare, ma li trovo tutti io?
Il viaggio sul treno, miracolosamente seduta stavolta, non come all’andata.

Vicino a me un ragazzotto toscano logorroico che spara caxxate, col suo compagno che faceva perfino finta di leggere e contemporaneamente di guardare il cellulare per evitare di rispondere, ma non ci riusciva.
Un continuo chiacchiericcio di idiozie che si è interrotto solo per una decina di minuti quando è andato in cerca del bagno.

Menomale che erano solo 45 minuti di viaggio!

L’attesa della mia coincidenza è stata seduta sul bordo del marciapiede davanti alla stazione di Ferrara – le sedie e le panchine non esistono più, solo quelle all’interno della stazione, tutte occupate da una numerosa brulicante famiglia di neri.

Seduta a pochi metri da un vecchietto che pesta sulla tastiera di un laptop.
La scena comica è che ad un certo punto il vecchietto si è inclinato da un lato e ha mollato una scorreggia da 15 secondi.
Senza neanche guardarsi intorno, almeno per vedere se qualcuno ha notato la cosa, nella massima indifferenza, si è raddrizzato e ha continuato a pestare sul laptop.
E io ridevo dentro la mascherina.

In attesa neri di tutte le sfumature possibili, donne vestite in colori vivaci, dal giallo acido al viola, coi capelli arancioni o blu o biondi, faccioni da luna piena, trucco pesante e figli legati dietro la schiena.

E donne russe o ucraine o da chissà dove che parlavano fra loro (in italiano) chiedendosi se festivo vuol dire orario di domenica…
Ricordiamoci che in molte lingue, fra cui il portoghese, feriale vuol dire festivo, al contrario dell’italiano.

Tranquillo viaggio sul bus che era in anticipo sul suo orario e ad un certo punto rallenta, arriva ad una rotonda, gira intorno un paio di volte e poi si ferma, ma quando mai?
L’autista, una ragazza sui 30 anni, dice: è troppo presto, non posso arrivare in anticipo!

Per finire con gli spaghetti allo scoglio e la frittura di pesce a casa con mia sorella e il mio nipotino grande (37 anni, il ragazzino).

Oggi, 4 luglio 2021, buon compleanno figlio mio, ti voglio bene.

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