Come dicevo, 3 giorni di ferie, dal 23 al 27 giugno (beh 5, contando sabato e domenica).
Il 23 giugno è stata una giornata decisamente piena
La mattina a trovare Lucia, la mia madrina, lei sta a Vicenza ormai da molti anni (mi ricordo che sono andata a trovarla che già viveva lì poco dopo aver conosciuto il mio futuro marito per cui più di 40 anni fa), non la vedevo praticamente dal funerale della mamma, nel 2013.
Lei è sempre uguale, invecchiata, rimpicciolita, ma la sua verve e la sua energia non sono cambiate di una virgola.
Con la mamma erano molto legate, eravamo vicini di casa quando io ero bambina, la mia infanzia è stata a giocare e fare guai con suo figlio (Pierangelo, 4 anni meno di me), ho praticamente visto nascere sua figlia (Marica), lei era la mia seconda mamma, così come Luciano, suo marito, per molti versi ha preso il posto di mio padre in varie fasi della mia vita di bimba e adolescente.
Ci sono cose che lei racconta di cui io non ricordo assolutamente niente (non che mi stupisca più di tanto), tornare da lei è stato un ritornare ad una vita che per me è quasi del tutto sconosciuta.
Un bel ritorno, con quel gusto dolce amaro di cose perse per sempre e cose che si perderanno ancora di più, quando ti rendi conto che ormai il tempo rimasto è ben poco.
Siamo tutti vecchi, non solo lei coi suoi 90 anni portati alla grande, forse siamo più vecchie noi (parlo di me e mia sorella), invecchiate dentro.
E da lì verso Padova, o meglio verso casa di Vale.
Avevo programmato di fermarmi da loro fino alla domenica, per godermi i miei bimbi e stare con loro il più possibile.
Ma prima di tutto la sera del 23 ci eravamo messi d’accordo con i miei amici storici per la solita pizza, come sempre quando torno in Italia.
E quella sera ci siamo trovati alla pizzeria al Portello, dove si poteva mangiare fuori e stare senza mascherina (e fumare, che per me e la Leo è una cosa imprescindibile).
Una bella serata, sono venuti anche Valentino e Leone, una piccola passeggiata per le vie intorno alla zona universitaria, un ennesimo, ma non per questo non piacevole, ritorno ai nostri 20 anni, un rinnovo costante della nostra amicizia che dura ormai da quasi 50 anni.
Poi i giorni successivi coi miei ragazzi, ad un parco o un altro per far correre Leone e Light, Valentino ancora non aveva ripreso il lavoro per cui c’era tutto il tempo e loro hanno esplorato nel tempo i Colli Euganei nella zona intorno a dove vivono e trovato angoli che non avevo mai immaginato (né cercato in effetti).
Parco Villa Bembiana, Fonte Regina, passando per Villa dei Vescovi (mai sentita o vista prima, ma quante cose mi sono persa?) e la sera del 26 la rievocazione storica medioevale al castello di San Martino.
Belle giornate, certo, ma le cose non vanno bene, proprio per niente.
L’aria è sempre tesa anche se visto che c’ero io i ragazzi cercavano di trattenere e mitigare battute rabbiose e attriti.
Ma è evidente che la situazione è brutta, non so per quanto potranno andare avanti ancora.
E ovviamente oltre a loro due chi paga il prezzo è Leone.
Se devo essere sincera spero che decidano in fretta e chiudano questa situazione, anche ognuno per conto suo, va bene, pur che finisca.
Si stanno logorando, e stanno soffrendo, tutti e tre.
…
Domenica 27 si torna a Massa da mia sorella, mi accompagnano Valentino e Leone (Alice era impegnata o non stava bene, non mi ricordo, comunque non è venuta).
Cena insieme, il giro dell’orto per far vedere a Leone le angurie che crescono e l’albero di pesche stracarico, la torta fatta in casa, 2 o 3 ore passate insieme, tranquilli.
E poi Vale torna a casa sua e tutto riparte, domani si lavora!!