Giorno 4 – 27 settembre 2019

L’ultimo giorno del nostro giretto è iniziato come sempre sulle 8:30/9:00, non volevamo fare colazione in albergo e abbiamo preso solo un caffè, pagato il conto della cena della sera prima, caricato le valigie in macchina e via.

L’idea per la giornata era di passare a Beja e poi di vedere Evora prima di andare verso casa, circa 300km in tutto, ma abbiamo fatto una puntatina alla spiaggetta sul lago che c’è a un centinaio di metri dall’albergo.

Praia Fluvial da Tapada Grande, come al solito i portoghesi non sono contenti se non usano un nome lunghissimo anche per una cosa piccola, una ventina di metri di sabbia con 5 ombrelloni di paglia stile isola tropicale, un bar ancora chiuso e panchine e tavoli da pic nic.

Volevamo fermarci a fare colazione per la strada ma alla fine siamo arrivate direttamente a Beja.

Beja è una cittadina uguale a tante altre che si possono trovare nell’Alentejo, un castello in cima ad una collina col suo piccolo parco intorno e l’alta torre, stretti vicoli pavimentati di cubetti di marmo grigio/bianco e fiancheggiate da pallide case bianche coi bordi grigi, un paio di piazze con la solita chiesa bianca e grigia, una cattedrale dove se cerchi di entrare trovi un negozio di souvenirs.

Niente di che, dopo un po’ mi sembrava di aver visto una fotocopia di tante altre cittadine simili e non vedevo l’ora di andarmene.

Anche perchè dovevamo andare ad Evora dove da vedere c’è qualcosa di più.

L’unica cosa curiosa i vecchietti del paese tutti con una maglietta bianca con un cuore rosso, che ballavano facendo ginnastica in una delle piazzette vicino al castello.
All’inizio li vedevo sincronizzati (pensavo fossero giapponesi) ma poi si è visto meglio 😀

Arrivate ad Evora ho cercato il parcheggio dove ero stata l’anno scorso e siamo salite in centro, il Collegio, il tempio romano, la cattedrale.

Quando ci ero l’altra volta non ero riuscita ad andare sulla torre della cattedrale, stavolta si e ne vale la pena, si vede tutta la città.

Non ero neanche riuscita a vedere la Cappella delle Ossa, a fianco all’enorme chiesa de São Francisco, sinceramente un po’ mi ha deluso, non so bene cosa mi aspettavo, forse qualcosa di più tetro e scuro.
Macabra lo è di sicuro se ci si ferma a pensare che quelle che si vedono sono ossa umane, ma ci si deve proprio pensare, sarà il flusso di turisti o le luci messe ad arte, sembra finta anche se so che non lo è.

Ho fatto parecchie foto, da tutti i lati, ci sono anche 2 scheletri interi in 2 teche, ho fotografato quello dell’adulto, non so perchè non mi sono sentita di fotografare quello del bambino 🙂

Carina l’iscrizione all’ingresso: “NOS OSSOS QUE AQUI ESTAMOS PELOS VOSSOS ESPERAMOS” (noi ossa che siamo qui aspettiamo le vostre).

Poi ero stanchissima, saranno state le lunghe giornate precedenti, sarà stata la prospettiva di altri 150 km per arrivare a casa (volevo fare la strada normale per evitare pedaggi), non vedevo l’ora di rimettermi per strada ed andare verso casa.

E la strada è stata lunga, pallosa, come previsto, in parte dietro al culo di un camion che a sua volta seguiva un trattore, porca miseria non arrivavamo più.

Alla fine abbiamo deciso che non saremmo morte di fame anche pagando i 2 o 3 euro di pedaggio per fare il Ponte e abbiamo deviato per l’autostrada, alle 7:30 circa eravamo a casa.

Sono stati 4 giorni pieni, densi, intensi, 6 giorni se si contano anche quelli precedenti, Sintra, Setubal & C.

Forse sono diventata troppo vecchia per queste cose, non riesco più a stare sempre in corsa per ore e giorni, devo avere il tempo di fermarmi a prendere fiato.

La Leo è un trattore, e chi la ferma?
E soprattutto: chi ci riesce a starle dietro? io no, non più.
Ma lei è più giovane di me, coi suoi 29 anni e 1/2 ha molto più fiato e forza di me.

Questo giro è stato anche, e soprattutto, il 40° anniversario del viaggio intorno all’Italia che abbiamo fatto insieme, spero che sia contenta come lo sono io di come lo abbiamo festeggiato.
E chi lo sa, magari fra altri 10 o 20 anni ne faremo un’altro 😀

Chissà dove, la prossima volta…

Le foto qui —> Algarve e dintorni – giorno 4

<— Inizio Algarve e dintorni

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